Viaggio nel mondo dell'immigrazione per cittadini e operatori.
Il sito contiene informazioni sulle normative riguardanti gli stranieri.
"Atlante immigrazione? è un progetto del Servizio Programmazione e progetti speciali del Dipartimento Solidarietà Sociale della Provincia di Torino. Rivolto principalmente agli addetti ai lavori, ha l'obiettivo di fornire servizi e informazioni necessarie a prendere decisioni.
Un sito che mette a disposizione degli stranieri strumenti di comprensione delle norme che regolano la loro vita quotidiana, usando un linguaggio chiaro e semplice.
L'immagine degli immigrati in Italia, tra Media, Società civile e Mondo del lavoro
Progetto per la promozione dei diritti di cittadinanza.
Per l'integrazione e la valorizzazione dell'emigrazione italiana nel mondo e dell'immigrazione in Italia
La FEDERAZIONE ITALIANA PER L'EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE più brevemente denominata F.I.E.I. sostituisce il coordinamento FILEF-ISTITUTO F.SANTI e costituisce l'esito della convergenza politica ed operativa tra le due organizzazioni promotrici nella prospettiva della riaggregazione della realtà associativa dell'emigrazione e dell'immigrazione.
L'Oasi delle ricerche sull'immigrazione è fatta da persone e rivolta a persone che hanno in comune almeno un interesse(l'immigrazione) ed una convinzione (di non essere il centro del mondo e di non viverci). Oasi contiene ricerche, paper, saggi, relazioni su interventi e leggi: tanti documenti sul mondo dell'immigrazione.
Il sito degli immigrati che vivono e lavorano nella Provincia di Bologna creato dall´associazione interculturale "DI Mondi". Uno sportello telematico attraverso il quale si vuole dare un'opportunità in più per venire a conoscenza di quello che succede sul territorio. Informazioni sui servizi riguardanti la Salute, Lavoro, Casa e Scuola. Segnalazione di eventi e news per cittadini stranieri e italiani.
Nessun luogo è lontano si costituisce ufficialmente nel 1998, per “dire” la sua sui temi dell’immigrazione. Se l’appartenenza scalabriniana di alcuni di noi ci aveva indotto, in un primo momento, ad occuparci di emigrazione, ci siamo presto accorti che “questa” senza “quella”, ci avrebbe portati diritti ad essere archiviati dalla storia. Dalla fondazione abbiamo continuato a ragionare di spostamenti umani, a guardarci intorno, ad agire culturalmente e politicamente. Abbiamo avviato il primo centro diurno per l’infanzia immigrata, poi abbiamo inaugurato un servizio, un altro e poi altri ancora. E progetti, convegni, seminari, proposte. Abbiamo aperto in altre regioni italiane, stiamo crescendo, ma vogliamo farlo sulle nostre radici, guadagnando condivisione e fiducia in ciò che facciamo e nella nostra proposta culturale e politica. Crediamo che l’immigrazione sia lo specchio più fedele nel riprodurre una civiltà e che l’Italia, l’Europa e tutto l’Occidente spesso avanzino lentamente e con fatica dietro un fenomeno in rapidissima evoluzione. Non solo le istituzioni e la politica, ma anche l’associazionismo e il volontariato. In questi anni abbiamo notato una grande generosità nel “fare” insieme ad una spaventosa e, a volte, consapevole arretratezza di quasi tutti gli attori in campo nel governo dell’immigrazione. Nel caso italiano, più di tutto ci colpisce il ritardo, la convenzionalità e la difesa di rendite di posizione che larga parte dell’associazionismo laico e cattolico mette in campo su questo tema. Crediamo che il fenomeno, prigioniero di diatribe ideologiche tra accoglienza e rifiuto, apertura e richiesta di sicurezza, rallenti qualunque volontà riformatrice e ribadisca conflittualità finte: poiché un fondamentalismo, si regge in piedi solo se esiste il suo opposto. Noi, quando proponiamo innovazione in campo legislativo, economico, dei servizi e della partecipazione democratica, lo facciamo perché è ciò che vogliamo fare, che riteniamo giusto e che ci riesce meglio. Ma non solo. Lo facciamo anche perché chi dovrebbe e potrebbe, non lo fa. Per pigrizia, opportunismo o, ancora peggio, impreparazione. Per noi la politica è, come è stato detto, impegno e duro lavoro. Così sappiamo farla e così crediamo che vada fatta.