Nota biografica | Versione lettura |
Meno della polvere
Meno dell’amianto
Meno dello smog
Meno dell’acido
Dentro i polmoni
Degli uomini buoni
Dimmi cosa valgo
Dimmi cosa sono
Particella da poco
Penosa e puzzolente
Più che altro inutile
Perderla è meglio
Servo a lavorare
Servo a pulire
Servitore stanco
Senza calore
Non amato ignorato
Nascondermi conviene
Non solo a loro pure a me
Non piace esser visto
In un mondo che guarda
In un paese che parla
Ingoio l’amara
Inutile lotta
Approdai piangendo
A una spiaggia straniera
Arriverò sperando
A una terra mia?
La mia terra non è terra
è un mare lontano
con la forma di un piano
arido e scostante
più di tutto distante
Non ho nulla sotto i piedi
niente che mi leghi
a questa sabbia sottile
alle alghe attaccate
alle mani increspate
dal lavoro e dagli anni
Sono qui a questo punto
senza gioia al confine
di non so quale mondo
arido e scostante
più di tutto distante
Non c’è strada per casa
niente via di ritorno
e la casa ce l’ho
e il ritorno non serve
Non c’è posto per me
non c’è sede ai miei giorni
non c’è luogo ai miei sogni
Dormo ancora per strada
appoggiato all’asfalto
anche dentro il mio letto
arido e scostante
più di tutto distante
Vivo in terra straniera
e la terra è la mia
ogni granello guadagnato
con il mio cuore spezzato
e la schiena piegata
e l’anima bruciata
la speranza malata
Ogni giorno mi sveglio
in un suolo acquisito
faccio tutto per bene.
Ero un’anima errante
Sono spettatore pagante
arido e scostante
più di tutto distante