Nota biografica | Versione lettura |
Per non vederti morire tra le mura di casa
ho liberato i venti racchiusi in questo otre
per non vederti appassire di sogni mai vissuti
per costringerti a varcare l’orizzonte.
Con essi solcherai a volo le pianure
segnerai sulla steppa nuove tracce
e ondulazioni fresche sulle dune
che solo i nomadi sapranno decifrare.
Tra mille fronde andrai, sbufferai rissoso
raccogliendo gli accenti più svariati
e nell’ardua manovra d’imbrigliare le onde
imparerai l’idioma dei superstiti.
E un giorno tornerai, se c’è mai un ritorno,
l’otre sgonfio di brezze, zoppicante
a narrare silenzi in lingue impure
che solo i migratori capiranno.