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Ora il luogo più sicuro per te è una serra.
Gli animali devono stare allo zoo.
Gli uccelli hanno la propria gabbia
da qualche altra parte, lontano;
e i serpenti vivono in tane da serpente.
Ho spruzzato sulle zanzare;
non c’è motivo di tenerle.
Mi dispiace che siano morte anche le farfalle.
È stato un incidente.
Non essere triste. Verrò a trovarti ogni giorno.
Indosserò la nuova tenuta tropicale, con elmetto e il resto.
Porterò biscotti e tè Darjeeling solo per noi.
Mia cara giungla, per favore cerca di capire
il mio amore per te; quanto ho bisogno della tua
giungleggiante giunglosità.
Oh, come potrei vivere senza la tua verde,
verde crudezza tutto intorno?
per Ioana Ieronim
In romeno
le interminabili file di papaveri
sono una viva fiamma d’amore –
In inglese diciamo di non conoscere
questo amore.
Oseremmo dire
che la loro intensità è amore?
In inglese, diciamo che i papaveri ci parlano,
che la loro intensità ci chiama a gran voce –
e diciamo che è l’insistenza
del richiamo a muoverci.
Ma perché?
Perché li mutiamo in bocche?
Dell’amore non abbiam certezza,
ma potrebbe esserci, ammettiamo.
Non possiamo escludere l’amore,
eppure, non vogliamo parlarne.
Sarebbe troppo,
l’intensità dell’amore dei papaveri –
No, diciamo, no.
Però i papaveri ci chiamano.
26 Agosto 2009, Crear
per John Ashbery
Gelato torrone e cioccolato,
lamponi, mirtilli, pistacchi e mandorle –
Billie Holiday per strada –
Passato e futuro profumano di sciroppo d’acero.
C’è uno specchio a provarlo.
Un uomo si china su una donna, chiede, chiede –
Chi è quell’uomo? Chi quella donna?
I capelli di lei in ricci perfetti, la camicetta di seta
le scivola via, e in quello specchio sono sommersi –
Ecco il ragazzo che volevi essere,
tutto innocenza e onestà, il viso raggiante di sogni.
Li senti gli aeroplani? Le senti le sirene?