"Hic sunt leones" tuonò con vocione cupo Onorio, il vecchio bibliotecario, toccando con la bacchetta una consunta carta geografica appesa al muro.
[...]Istantanea degli anni '60
Mia figlia voleva più corto il vestito
e forte andava gridando
questo suo primo diritto.
Il cielo s'arrangia come può, trattiene le sue stelle, gli aerei del Marconi e i nostri pensieri lanciati dai nasi all'insù. Ma ce la può fare.
[...]Perso il calice
non composto.
S'inventa il nome
con iniziali del campo.
La macchina del libro
mi dirige quando
la rinnego. Scrivo
il giorno raro.
Esistono parole reali.
Inutile scrivere senza di esse.