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Perso il calice
non composto.
S'inventa il nome
con iniziali del campo.
La famiglia prega
gli angeli terribili.
Il verbo fiammeggia
sopra il pane.
Persa in nozze
la miniatura.
Frattanto, un altro ordine
muove il cuore.
Per l'amore
che non approda
giunsero i giorni.
La forma indissolubile.
La macchina del libro
mi dirige quando
la rinnego. Scrivo
il giorno raro.
Assisto alle parole
per capirle
perché deduco
che il mondo è precario.
La scienza della notte
ha un altro quaderno.
Quello che compongo
m'illumina.
Il desiderio combatte
nel suo acquario.
Esistono parole reali.
Inutile scrivere senza di esse.
La poesia tra capelli bianchi e animali
è anch’essa parola.
Però ciò che il testo cattura è l’orma
dei carri che vanno, senza i buoi.
La poesia avviene
per nominare il mondo.