Ex magazzini della Scala, via Baldinucci
1960. Alla Bovisa ci viene a lavorare mia madre, prima della mia nascita. Arriva dalla provincia, con il treno.
2001. Ci arrivo io, non molto convinta di trasferirmi a vivere in città. Il campo si restringe. Una via.
2002. La fabbrica o il deposito, non so, delle scenografie della Scala. Già dismessa, ma sede di uno spettacolo che mi conquista.
2004. La fabbrica diventa la casa temporanea di molte persone sbarcate in Italia con un po' di speranze. M. mi dice che ha passato un mese lì, appena arrivato in Italia. R., che lavora di fronte, mi racconta di quando passano dal suo negozio e lui dà loro qualcosa da mangiare. E mi racconta anche delle brave cristiane, che invece si sbracciano, quando arrivano i vigili per sgomberare gli abusivi, dicendo: sono lì, sono lì!
2012. Non c'è più nulla. La fabbrica è stata abbattuta. Le persone sono migrate altrove. Non credo molto lontano. Ci sono ancora le brave cristiane. Ma non fanno parte del mio mondo. Io cammino sicura in un quartiere arcobaleno.