El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

L'albero dei rosari

Inaya Al Karout

Via Derganino, 15

Il mio nipotino è venuto a trovarmi. L’ho abbracciato. In mano tenevo una lettera.
Mi ha detto “Zia, sembri preoccupata”. .
L’ho guardato con un sorriso triste… “Questo mese mi hanno tolto un polmone”. .
Mi ha guardato con faccia pallida “… è… è una cosa preoccupante”. .
“Non devi essere preso dal panico, non è il cancro, almeno non ancora”.

Si chiama zanzalakht in arabo, o melia azedarach: è l’albero dei rosari. .
L’hanno tolto dalle sue radici. .
Non capisco: dicono una cosa e ne fanno un’altra. .
Dicono che gli alberi sono il polmone delle città, e continuano a tagliarli. .
Ha portato il mio dondolio e quello di mia sorella, e ogni singola ragazza del quartiere... .
Era così generoso, ha dato gioia a tutti noi senza chiedere niente in ritorno. .
“Ci vediamo, nipotino”.

Non riesco a respirare… Non è il cancro, è vero. .
È molto, molto peggio.

Biblioteca Dergano Bovisa, via Baldinucci, 76

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(ISSN 1824-6648)

Il quartiere dei destini incrociati: corso di scrittura creativa

A cura di remo cacciatori e mihai butcovan

 

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Anno 9, Numero 37
September 2012

 

 

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