El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

mediazione mancata

Gioia Panzarella

Via Candiani

- Non c'è bisogno di arrabbiarsi. Me ne vado, è tutto risolto. Puoi stare da solo, se è quello che vuoi.
Avrebbe dovuto rispondere così. E poi andare via, per sempre. Oppure... oppure no, meglio:
- Devi smetterla, non mi merito tutto questo. Non tratteresti così neanche l'ultimo dei tuoi dipendenti. Sei inguardabile, una vergogna, un rifiuto umano!
Ma si sarebbe arrabbiato ancora di più. E lei, lei si sarebbe richiusa nel suo silenzio, di nuovo. Ormai neanche lo ascoltava, mentre blaterava, spruzzando saliva e pestando i piedi. Neanche piangeva. Restava impassibile e continuava a pensare a cosa dire, a come comportarsi. Ogni possibile soluzione sembrava un'ulteriore minaccia. La sua amica le diceva che quando si ha paura della propria casa si è toccato il fondo. Per lei no, il fondo è non riuscire a rendere felice la persona che si ha accanto. E lui non era felice. Era rabbioso e violento, aveva lasciato la sua umanità da qualche parte, al sicuro. Come quando hai un documento importante e lo riponi in una busta trasparente, in mezzo a un libro, e poi in uno zaino. E poi chiudi lo zaino nell'armadio, in alto, tra le coperte invernali. No, meglio sotto il letto, accanto alle valigie, tra quella nera e quella rossa. Intanto lui continuava a urlare e lei non lo ascoltava, e cercava di capire dove avesse nascosto la sua umanità. Magari con una scala sarebbe riuscita a recuperarla. Doveva ricordarsi di guardare in garage.

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Supplemento

(ISSN 1824-6648)

Il quartiere dei destini incrociati: corso di scrittura creativa

A cura di remo cacciatori e mihai butcovan

 

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Anno 9, Numero 37
September 2012

 

 

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