El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

Le persone a cui stringo la mano

Gioia Panzarella

Via Lambruschini

Mi disse che l'appuntamento era alle quattro. Avevo scritto l'indirizzo su un pezzo di carta e continuavo a stringerlo, anche mentre camminavo a passo svelto. L'altra mano era aggrappata all'ombrello. Cercavo di ripercorrere mentalmente la strada da fare per raggiungere la villetta nel più breve tempo possibile ma la città mi distraeva. Quel bambino osservava da vicino la foglia che aveva raccolto da un cespuglio, mentre la mamma sussurrava al telefono guardando da un'altra parte. La ragazza con i denti di perla rideva con uno stupido sibilo stridulo, ma era davvero bellissima. E la nonnina che aspettava accanto a me che il semaforo diventasse rosso borbottava e borbottava, con la testa china, la mano tremante sul bastone di legno. La mia invece era ferma e stringeva l'ombrello. Nell'altra, il pezzo di carta stropicciato mi ricordava che dovevo far presto.

II numero 65 era dall'altro lato della strada. Mentre attraversavo in obliquo, lentamente – non c'erano macchine e non c'era più fretta, ormai ero in orario – cercavo di indovinare quale fosse la villetta che cercavo. La natura fa cose meravigliose, pensavo. Quella casa abbandonata sembrava vivere di vita propria, tanti erano i rampicanti che la avvolgevano. Viveva. Come il bambino, la ragazza e la vecchia. Come me. Se mi fossi avvicinata abbastanza, ne ero sicura, l’avrei sentita respirare, o forse cantare. Numero 63. Quella che cercavo era al numero successivo.

Quando, qualche minuto dopo, il mio datore di lavoro mi disse che c'era stato un imprevisto e che si doveva rimandare l’incontro, quando notai che non mi guardava ma faceva zapping con il suo grosso telecomando grigio, lì e solo lì capii che quei rampicanti avevano ragione. È molto meglio avvolgere con un abbraccio qualcosa che resiste e vive nonostante il tempo che passa, più che logorarsi l’anima per inseguire un nulla.

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Supplemento

(ISSN 1824-6648)

Il quartiere dei destini incrociati: corso di scrittura creativa

A cura di remo cacciatori e mihai butcovan

 

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Anno 9, Numero 37
September 2012

 

 

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