Via Livigno
Seduta ai giardini del parco Bassi
Primavera, primavera, sei arrivata finalmente, ma TU questa volta non ci sei, con il tuo sguardo felice, con il tuo bel sorriso, a darmi il solito benvenuto. È tutto buio e tutto triste.
Di colpo i ricordi si affollano nella mia mente in maniera disordinata ma tutti chiari, lucidissimi, come se il tempo non li avesse minimamente intaccati. Primavera, dolce primavera, con i tuoi 99 anni, come mai non ci sei? Solo il vento lo sa, solo lui e il tempo hanno la risposta a questa triste domanda. Capelli neri, lisci, occhi rotondi vivaci, bassina di statura, con voce rauca carezzevole e… con un cuore enorme! Con tanta voglia di dare più che di ricevere.
Da quando ti conobbi sei stata molto importante per me, riempiendo la mia solitudine. Eri la mamma, la nonna che non avevo in quel momento, in una parola eri la mia famiglia /i>
Dove sei cara primavera? Donna coraggiosa, tenace, lottatrice per raggiungere i tuoi scopi, come tante altre che esistono nel mondo, che conosciamo attraverso la storia per quello che hanno vissuto nella loro esistenza, seppellendo uno a uno i propri cari. Oggi è arrivato il momento di lasciarci: te ne sei andata silenziosamente tra il calar della notte e l’alba di un nuovo giorno. So dentro di me che i tuoi nel vederti hanno detto “finalmente siamo tutti insieme”. Sono molto dispiaciuta di non averti dato l’ultimo bacio e non averti detto che è stato un onore conoscerti; salutami tutti i tuoi cari ma… non ti devi preoccupare, ti prometto che finché vivrò ti porterò con me nel mio cuore. Laura, tu sarai sempre La Mia Dolce Primavera.