Via Donadoni
Parlando col mio nipotino
Ancora ricordo quell'agosto del '63, quando un pomeriggio mio nonno arrivò a casa mia, facendo il misterioso e portandomi un regalo. C'era un aquilone grandissimo rotondo con i nastri che fiammeggiavano muovendosi freneticamente al soffiar del vento. Mi portarono a un prato non molto lontano da casa mia, insieme a mio padre. Mi insegnarono alcuni segreti per fare volare l'aquilone fantastico, perché, quando raggiungeva una bella distanza tirava tanto che se non ci fosse stata questa corda fatta di canna di bambù molto resistente invece del pabilo nella mia mente di bambina sognavo che scappava e arrivava al sole. All'inizio era interessante, perché dovevamo calcolare il peso della coda, così al levarsi non dondolava né oscillava. Dopo aver tentato per tre quattro volte, prendeva il volo. Che allegria, che gioia, non volevo che finisse mai quel pomeriggio. Adesso trasmetto questi bei ricordi al mio nipotino che gli voglio tanto bene.