Penny Market, via Carnevali, angolo via Imbriani
del Penny di via Carnevali, incontro una signora anziana un po’ zoppicante e carica di borse:
- Sciura, vuole un passaggio?
- Grazie stella, approfitto volentieri…
- Venga, venga!
I quattr’occhi non mi bastano, e all’uscita dal passo carraio inchiodo appena in tempo prima di travolgere sul marciapiede un ragazzo straniero che mi lancia lo sguardo di riprovazione riservato a certe “donne al volante”.
- Extracomunitario? Accoppalo, accoppalo!
Rimango basita 5 secondi, mentre nella mia testa comincia a prendere forma un comizio anti-Lega, e poi:
- Senta signora, io non…
- Ah, ma sono bravi ragazzi, sa?
- (…)
- Cara, la ringrazio proprio di cuore! Sa che mio figlio oggi proprio non poteva accompagnarmi, e poi è arrivata lei? L’ha portata la Provvidenza! Dirò una preghiera per lei…
A questo punto, cosa potevo dire? No, grazie, non si disturbi?
Più tardi, ripensando all’episodio, riflettevo sulla difficoltà di conciliare la coerenza con la contraddittorietà degli esseri umani. Poi, a ogni istante creiamo un piccolo irripetibile miracolo quando riusciamo a fare incontrare le differenze tra noi con un’operazione alchemica che nessun algoritmo può riprodurre.