Via Ugoni, 6
Avevo sedici anni, quando la vidi per la prima volta, e me ne innamorai perdutamente. Forse non aveva nulla che potesse far innamorare, ma fu comunque amore a prima vista.
Quella piovosa e noiosa domenica pomeriggio di fine inverno, mio padre leggeva il Corriere della Sera e a un tratto disse: "Sei locali più servizi, zona Bovisa, vendesi...". Io provai un tuffo al cuore.
Fin da molto piccola le case sono state la mia passione e subito fui catturata da questa notizia. La mattina successiva, qualcuno della mia famiglia telefonò per prendere un appuntamento ed io e mia madre, nel pomeriggio, andammo a vedere questa grande e vecchia casa.
Prima di entrare nell'appartamento bisognava attraversare un grande terrazzo, dove si trovavano un lavatoio e un ripostiglio.
Passando da una doppia porta a due ante, si entrava in un lungo corridoio, sul quale si aprivano sette porte, tre da un lato e tre dall'altro, e una in fondo. Erano tutte porte di bella fattura, bianche, a due ante con vetro, molto belle. Forse erano l'unica cosa veramente bella della casa, perché il resto era tutto da reinventare, ma questo era per me, giovanissima e piena di entusiasmo, incredibilmente stimolante.
La casa venne acquistata. Diventò poi la mia, la nostra casa, perché qui andammo ad abitare mio marito e io appena sposati. Qui iniziò la nostra nuova vita insieme, qui nacquero i nostri figli e, nonostante gli innumerevoli problemi che ci ha procurato nel corso degli anni, ho molto amato questo luogo ed è stato doloroso lasciarlo. Lì avevamo trascorso un lungo e importante pezzo della nostra vita.