Via Carlo Montanari, angolo via Enrico Cialdini
Dalla finestra di casa Mariuccia osservavo spesso il muro di cinta della “FAMO”, fatto di mattoni rossi e intonaco scrostato. Oltre questo confine un grande spiazzo deserto.
Uomini entravano e uscivano, un tempo lavoratori, con passo lento dai cancelli, in seguito abitanti clandestini, frettolosamente attraverso brecce nascoste dalle sterpaglie alla base del muro.
Ora la ditta è demolita, rasa al suolo e il muro di cinta, abbattuto, non ha più nessuno da rinchiudere o proteggere.