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Il segreto dell'occidente

Abdelmalek Smari

Qual è il segreto…? – Smari Abdelmalek

Da quando il mondo mussulmano e quello arabo in particolare ricevettero la doccia fredda per la sconfitta scandalosa dell’Egitto di fronte agli eserciti di Napoleone, i loro popoli si sono svegliati su una nuova realtà tragica: ormai sono una preda facile per le innegabili Potenze dell’Europa occidentale. Le quali potenze sono arroganti, espansioniste ed egemoni.
Il centro del mondo ormai non è più né il Cairo, né la “Porta sublime” dell’allora moribondo impero Ottomano.
Ormai ogni sovranità degli arabi è limitata e perciò i sovrani arabi devono sempre rendere conto e obbedire alle potenze europee.
Dalla campagna napoleonica sull’Egitto, le elite politico-intellettuali degli stati arabi hanno cominciato a svegliarsi e a porre la domanda seguente e che continua a vigere fino ai nostri giorni: “Qual è il segreto che ha fatto sì che gli europei siano diventati ricchi e potenti?”
Dalla fine del settecento a oggi, le elite del terzo-mondo e arabe in particolare hanno cercato di dare una risposta a questa domanda fondamentale.
E tutta la letteratura, la poesia, la pittura, i viaggi, le traduzioni, … consistono nello sforzo di proporre una risposta esauriente a questo quesito.
In un’altra sede avevo dato, a questa letteratura, il nome di “Letteratura d’impatto”. Gli arabi di oggi – i cui antenati dei tempi d’oro hanno istituito le prime biblioteche pubbliche - si ricordano le case di saggezza, le famose “buyut-el-hikma”, con un grandissimo orgoglio: avranno capito finalmente che il segreto del progresso e dello sviluppo risiede nel coltivare lo spirito del libro e della lettura?
Pare di sì: alcune associazioni culturali, biblioteche, saloni letterari, dal Marocco fino all’Iraq, fino allo Yemen, portano il nome di “Beit-el-hikma”.
Personalmente, quando sbarcai a Milano nel novembre del 1992, avevo nel cuore e nella mente una unica ossessione: “Qual è il segreto che ha fatto sì che i paesi dell’Europa occidentali siano diventati ricchi e potenti?”
Un giorno, mentre esploravo la città di Milano, via per via, viso per viso e realtà per realtà, vidi per la prima volta in via Livigno una specie di camion-pullman parcheggiato e un uomo che riceveva un libro da un altro che vi era dentro.
Mi avvicinai per capire meglio il senso della situazione: si trattava di una biblioteca ambulante! “Ecco il segreto” – gridai quasi come Archimede aveva gridato il suo “Eureka!” Dieci anni dopo, ricevetti una telefonata da Raffaele Taddeo, il presidente del Centro culturale multietnico La Tenda, che mi informava sul progetto di una nuova disposizione europea che voleva rendere a pagamento il prestito dei libri nelle biblioteche pubbliche! Se mi ero dispiaciuto assai di questa regressione dei paesi moderni dell’Europa occidentale, nella mia profonda interiorità mi spaventai ancora di più: se i paesi sviluppati trattano i lettori come i pompieri di Truffaut trattano i libri, allora non è vero che la mia scoperta sia stata appropriata. Il segreto del progresso dunque risiede altrove?!

Milano 23 aprile 2004 Biblioteca Rionale Dergano-Bovisa

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Supplemento

(ISSN 1824-6648)

Abdelmalek Smari: il poeta della liberta'

A cura di raffaele taddeo

 

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Anno 9, Numero 36
June 2012

 

 

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