Quando la calvizie porta alla follia
Veramente bizzarro questo romanzetto di Adrian N. Bravi, autore argentino che vive in Italia e scrive nella nostra lingua: Il riporto racconta la storia di un ometto ossessionato dalla calvizie e dal disperato tentativo di coprirla sotto una ridicolas frangia che dalla nuca arriva fin sulla fronte. E’ una buffa riflessione sulmale di vivere, su quell’assenza, quella lacuna che molti si portano dentro e spesso anche fuori, sulla crapoa oltraggiata dall’alopecia e dal nulla. Il professor Arduino Gherarducci disprezza chi si rasa a zero, come oggi si usa fare. Non vuole trasformare la sua miseria in una moda, vuole soltanto lottare con tutte le sue forze, in modo consapevolmente goffo e vano, contro la calvizie. Il riporto non nasconde, evidenzia lo stato delle cose e il coraggio di chi soffre. Un giorno un ragazzo spettina a tradimento il povero professore, e da qui la svolta, purtroppo poco convincente: Arduino molla il lavoro e la famiflia e va a vivere sulle montagne nelle Marche, dorme in una grotta e diventa un santone, la gente arriva per toccargli il riporto e guarire. Comica variante sul tema dell’inettitudine che, proprio come i capelli deboli, si perde un po’ per strada.
Marco Lodoli - La Repubblica 15-01 2011