“Lei non deve pensare a nulla, soldato. Deve solo eseguire. E se io le dico che il domani non esiste, lei si deve impegnare a fare tutto oggi”. Nel 1982, un’Argentina in crisi, dilaniata dalla contestazione contro la giunta militare, richiama alle armi una generazione, nella speranza che il sentimento patriottico e una facile guerra lampo riescano a ricompattare la nazione. Adrián Bravi racconta la guerra delle Malvine attraverso la storia delle sue reclute, nei cui occhi il tragico di un conflitto assurdo si trasforma in comico. Sud 1982 coglie i sentimenti della guerra, di chi aspetta il congedo, di chi è stato appena arruolato, di chi ritorna a casa ma continua a sentirsi un soldato, di chi si aggira nell’accampamento con un libro di poesie nella tasca dell’uniforme. E il senso rimane al di là dell’attesa straziante che la guerra impone a chi, riluttante, vi partecipa. Nel suo nuovo romanzo, la voce ironica di un moderno soldato Švejk narra l’ultima guerra tra nazioni occidentali, una guerra che è ogni guerra.
Arcilettore 23 -02-2011