El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

shumadija kvartet

raffaele taddeo

Shumadija Kvartet, che viene presentato al concorso Eks&Tra nel 1998, prende il nome dal gruppo musicale che i personaggi del racconto compongono.
La narrazione si sviluppa su un ritmo e un intreccio che continuamente si evolve: quando sembra sia finito e sia giunto alla conclusione, ricomincia. Ogni macrosequenza che potrebbe chiudere il racconto invece ricomincia. La giuria del premio Eks&Tra, infatti, nell’assegnargli il primo premio ex equo lo motiva con queste parole: “Inventiva e ritmo narrativo straordinario. Un racconto che diventa zingaro e africano, balordo e criminale, comico e tenero, teatro e avventura, cinema e poesia, musica e storia”.
Questo ricominciare ogni volta sembra quasi essere preannunciato dalle prime righe quando viene chiesto al protagonista “se veramente non avesse mai pensato di aggirare il destino”.
Il racconto sembra essere una risposta alla domanda retorica che si fa il protagonista:
“È mai possibile commutare un percorso già disegnato prima che fossimo nati?”.
Che sia questa la chiave che viene data sul senso del racconto, è confermato dalla ripetizione ancora una volta dello stesso concetto posto qualche riga più sotto: “se quest’ultimo in un modo o nell’altro avesse seriamente scoperto la formula giusta che permette di soggiogare la sorte...”.
Infine il racconto si chiude con un termine che contrassegna l’intero significato:
“Secondo mia moglie Selime, è stato un lieto ‘inizio’”.
La parola inizio sta ad indicare questa ricorsività del racconto, ma anche della vita. Ogni giorno si tenta di sconfiggere il percorso disegnato da sempre per gli uomini che non comandano, che non hanno ricchezze. Per loro “l’amore e il pane” difficilmente si coniugano insieme. Per loro c’è quasi sempre la necessità della scelta.
Il racconto è contrassegnato da altri elementi significativi: il raffronto fra nomadismo e nazione; la possibilità di riscatto da una vita di disordine (anche il disordine rientra nel segno del destino); la possibile e costruttiva convivenza fra uomini e individui di nazionalità diverse.

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Supplemento

(ISSN 1824-6648)

Yousef Hasan Wakkas: surrealismo e fiabismo

A cura di raffaele taddeo

 

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Anno 7, Numero 28
June 2010

 

 

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