Due gemelli rasta innamorati di Bob Marley e della marijuana, una bambina “sputata” (stuprata come si capirà leggendo) dallo zio e co-personaggi divertenti come un camorrista in erba di nome Pasquale. Ambientato in un istituto bolognese per minori, gestito da suore, il romanzo di Jadelin Mabiala Gangbo (classe’76, congolese di nascita, italiano d’adozione, oggi residente a Londra) ripercorre con la voce narrante spontanea di Daniel (uno dei gemelli) gioie e dolori, delusioni e speranze di un gruppo di ragazzini che, lontano dalle proprie famiglie, si trova a reinventarsi una vita contando solo su di sé. Il romanzo di formazione di un bambino che ha cercato di difendersi dal dolore con la corazza dell’immaginazione e che per diventare grande dovrà guardare in faccia la realtà. Ma saprà salvarsi grazie alla forza dell’amore.