El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

steinzeit

raffaele taddeo

Non è un romanzo e non è la comunicazione di un vissuto affiorato da un trattamento psicanalitico; è un continuo grido di dolore, un appellarsi alla coscienza umana perché comprenda le conseguenze che si trasmettono fin dall’interno dell’utero materno a chi già percepisce di non essere amato.
La mancanza di amore, originata per blocchi e sclerosi spirituali interiori o attuata per presunti principi curativi, è la modalità sicura per l’annullamento della persona. Non vengono risparmiati dall’invettiva di Mariella Mehr quei metodi educativi che si usavano una volta, molto presenti nel costume popolare e sintetizzabili nell’aneddoto che: “…un albero bisogna raddrizzarlo da principio se si vuole che cresca diritto”.
Questo testo denuncia proprio il fatto che questi metodi - derivati da ignoranza, dalla poca consapevolezza della vita di un bambino e infine dalla poca importanza che una volta si assegnava all’affettività come canale di formazione e di costruzione di felicità e serenità - sono stati assunti a modalità scientifiche di formazione educativa in strutture educative e cliniche.
Il mutismo, l’impossiblità di controllare naturali funzioni biologiche da parte di una bambina ancora in fasce, invece di essere percepiti come richiesta di affetto e aiuto, sono giudicati assenza di volontà o deviazioni caratteriali della bambina Silvia, che così viene sottoposta a continue, quasi persecutorie, punizioni.
Passando ad altre terribili esperienze Mariella Mehr denuncia senza mezzi termini l’uso sconsiderato e totalmente negativo della pratica dell’elettroshok: perché produce sofferenza, non risolve sul piano terapeutico, e porta a regressioni ancora più marcate e negative.
Silviasilviosilvana, titolo italiano del testo intitolato in tedesco “steinzeit” sta ad indicare uno sviluppo inscindibile che porta da una totale fase di autismo ad una consapevolezza che sa gestire le proprie situazioni e controllarle. Un processo che non è frantumato e che viene compreso tutto in silvana, che non può scindersi da silvia e silvio.

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(ISSN 1824-6648)

alle porte della città

A cura di raffaele taddeo

 

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Anno 5, Numero 20
June 2008

 

 

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