140 diversi luoghi di provenienza, quella italiana compresa, a volte solo lievi tracce, a volte un articolarsi più ampio e vario di diversità interne, di lingue e costumi e tradizioni e religioni, e la gran parte in rapido mutare per fare i conti con il territorio nel quale sono venuti ad abitare... e i figli, i rapidi figli, talvolta affascinati talvolta spaventati, spesso un po’ confusi nel ritrovarsi altrove, e molte volte ormai già-appena-nati-qui...
“Ritmi e danze dal mondo” si fa piccola proposta per un cammino da condividere, per una possibilità di vivere vicini senza ignorarsi e senza troppi sospetti, accettando la sfida dell’incontro e della conoscenza, l’unica che può ridurre i rischi di un mutamento così rapido e deciso. Si fa piccola realtà di rete e di contatti, senza pretese, cosciente della propria fragilità, e del bisogno che le relazioni vengano custodite, curate, sostenute. Facendo crescere chiarezza, consapevolezza delle regole indispensabili per costruire insieme, ma anche dando spazio alla progressiva confidenza, alla familiarità che nasce dalla frequentazione reciproca. Fino alla tenerezza per i piccoli che già ora, già-ora-qui, stanno mutando rapidamente il volto non solo dell’immigrazione, ma anche di questa società della quale ormai fanno parte stabile.
Vogliamo proporre un immaginario diverso dai molti stereotipi, un immaginario che trova energia dal tempo della festa ma che vorrebbe poi concretizzarsi in piccoli nuovi percorsi di quotidianità.
...Un invito semplice e forte a non dare per scontato, a non crederci già saputi, un invito semplice e forte a straordinare il mondo, abitando insieme nuove possibilità, accampamenti altri, percorrendo nuove carovane, frequentando altre quotidianità...