“Ritmi e musiche dal mondo”
Ogni anno, da più di un decennio con “Ritmi e musiche dal mondo” di Giavera, in tre giorni si incontra il mondo intero. Nel vero senso della parola. Profumi, colori e ritmi si mescolano con lingue e culture diverse. Pur non avendo smesso di viaggiare in lungo e in largo, sia in Europa che in Italia, non ho mai visto una manifestazione del genere. La qualità degli artisti, la diversità dei popoli incantano i grandi e i piccoli. Sono presenti i colori, i sapori, e gli incantevoli ritmi dei cosiddetti paesi del Sud del mondo, che spesso nei mass media sono assenti, mentre le immagini stereotipate di guerre e di fame prendono spesso il primo piano. "Ritmi e musiche dal mondo” ha iniziato anche a promuovere la letteratura dei migranti per far sì che non si fermi al folclore. Si danza, si canta, si mangia, si compra, si legge. Questo succede perché in questo luogo magico si promuove l’arte e l’artigianato come identità dei popoli. Un vero incontro realizzato soprattutto dalla schiera di volontari, espressione dell’Italia che amo. Non trovo la parola giusta per ringraziare questo popolo silenzioso che si mette a tessere la pace con i fatti e non con le parole. Rigore e generosità va di pari passo con i volontari di Giavera. Sono anche sensibili verso la natura. Fino a notte fonda, per esempio, , si mettono a raccogliere e a selezionare con pazienza i rifiuti della festa che la gente maleducata ha buttato ovunque separando la roba degradabile dalle bottiglie, dalla carta, dalle buste di plastica e così via.
“Ritmi e musiche dal mondo” è un evento che coinvolge decine di migliaia di visitatori, artisti qualificati, che vengono da tutto il mondo. È un evento per tutti i gusti e tutte le culture esistenti in Italia e nel mondo. Le varie danze africane, accanto al drago cinese, un matrimonio tradizionale del Marocco, vicino al clawn italiano che diverte i bambini. Cantanti di varie età e vari gusti si esibiscono contemporaneamente su vari punti della festa. La cerimonia del caffé del corno d’africa, costeggiata dal kebab turco.
Io trovo che "Ritmi e musiche dal mondo" è un embrione di una nuova civiltà e un sentiero verso la pace. La pace non è un concetto astratto, diventa realtà se ci sono incontri dai quali può nascere una nuova civiltà, come l’hanno già fatta i greci di una volta. In questi eventi così belli sarebbe bene invitare anche i sindaci di Cittadella e Treviso; pare che abbiano paura a specchiarsi con lo specchio multiculturale.