ALI’ HA 40 ANNI. E' NATO A TUNISI. IL SUO VIAGGIO INIZIA CIRCA UNA VENTINA DI ANNI FA QUANDO DECIDE DI LASCIARE IL PROPRIO PAESE NORD AFRICANO E DI VENIRE A VIVERE IN ITALIA. UNA VITA CARATTERIZZATA INIZIALMENTE DALLA CLANDESTINITA' E DA LAVORI PRECARI E SOTTOPAGATI E SISTEMAZIONI DI FORTUNA. UNA VITA CHE ALI’ HA SPERATO DI CAMBIARE QUANDO FINALMENTE E' RIUSCITO, GRAZIE AD UNA SANATORIA, AD USCIRE DALL'OSCURITA’ PER ENTRARE NEL MONDO DEGLI "IMMIGARTI REGOLARI", QUELLI IN POSSESSO DI UN FOGLIO CELESTE, FORMATO A4, RILASCIATO DAL MINISTERO DELL'INTERNO, CHE SI CHIAMA “PERMESSO DI SOGGIORNO” E CHE RECA STAMPATA LA PROPRIA FOTO E UN NUMERO IDENTIFICATIVO. LA SUA NUOVA SCHEDA, LA PROMESSA DI UNA VITA PIU' FACILE, CHE LO HA RESO FELICE IN QUELLA GIORNATA MEMORABILE E CHE LO HA FATTO SENTIRE, DOPO TANTO TEMPO, DI NUOVO QUELL'ESSERE UMANO CHE ERA UNA VOLTA, PRIMA DI LASCIARE LA PROPRIA PATRIA, E CHE AVEVA DIMENTICATO DI ESSERE DURANTE GLI ANNI SUCCESSIVI ALLA SUA REGOLARIZZAZIONE ALI’ HA CERCATO DI COMINCIARE UNA NUOVA VITA GRAZIE ANCHE AL LAVORO DA CAMERIERE CHE E' RIUSCITO A SCOVARE, ANCHE A PREZZO DI COMPROMESSI FATICOSI, ACCETTANDO PER ESEMPIO DI LAVORARE PIU' ORE DI QUANTO VIENE STABILITO DALLE LEGGI VIGENTI: UNA COSA RITENUTA NORMALE E NECESSARIA, UN COMPRESSO D'OBBLIGO CHE VIENE SPESSO FATTO TRA I DATORI DI LAVORO E I LORO SUBBORDINATI STRANIERI E CHE CONSENTE LA SOPRAVVIVENZA AD ENTRAMBI.

D'ALTRA PARTE LA POSTA IN GIOCO E' ALTA. VIVERE NEL PAESE DI MICHELANGELO E DELLA “DOLCE VITA” E' SEMPRE STATO IL SOGNO DI ALI’ DA QUANDO ERA BAMBINO. VIVERE NEL PAESE CHE CONTIENE L'80 PER CENTO DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO E ARTISTICO UNIVERSALE. UN PAESE CHE HA SCOPERTO ATTRAVERSO IL PICCOLO SCHERMO DI CASA SUA A TUNISI. I PROGRAMMI NOIOSI E RIPETITIVI DELLA TV DI STATO LO SPINGEVANO A CAMBIARE CANALE PER SINTONIZZARSI SULL'ALTRO UNICO CANALE ALTERNATIVO CHE ERA ALL'EPOCA DISPONIBILE, QUELLO DELLA PRIMA RETE DELLA RAI. L'ABITUDINE DI GUARDARE RAIUNO OGNI GIORNO LO HA PORTATO A SENTIRSI UN CITTADINO DELLA PENISOLA ITALICA, O QUASI. HA DOVUTO ASPETTARE DIVERSI ANNI, FINIRE I SUOI STUDI UNIVERSITARI PRIMA DI DECIDERE DI ROMPERE QUELLO SCHERMO CHE LO SEPARAVA DALLA REALTA' ITALIANA, ATTRAVERSARE I CONFINI E IMMERGERSI NEL SUO NUOVO MONDO, QUEL MONDO CHE SI E' COSTRUITO INSEGUENDO IL SUO SOGNO DA BAMBINO.

SOGNARE NON COSTA NIENTE MA VIAGGIARE STANCA. E QUESTO ALI’ LO HA CAPITO POCHE SETTIMANE DOPO AVER VARCATO LA SOGLIA DEI CONTOLLI PASSAPORTI ALL'AEROPORTO LEONARDO DA VINCI. IL PRIMO INGRESSO NEL NUOVO MONDO, MUNITO DI UN VISTO TURISTICO DI TRE MESI.

I POCHI SOLDI CHE SI E' PORTATO APPRESSO LI HA SPESI PER DORMIRE IN UNA PICCOLA STANZA D'ALBERGO VICINO ALLA STAZIONE CENTRALE DI ROMA. POI, INVECE DI MANDARE SOLDI ALLA SUA FAMIGLIA CHE LO HA MANTENUTO PER ANNI FINO ALLA FINE DELL'UNIVERSITA, E AIUTARE COSI' A FAR CRESCERE I NUMEROSI FRATELLI E SORELLE RIMASTI IN PATRIA, E' STATA LA SUA FAMIGLIA A DOVERGLI MANDARE OGNI TANTO DEI DOLLARI AMERICANI COMPRATI AL MERCATO NERO TUNISINO PER PERMETTERGLI DI CONTINUARE IL SUO VIAGGIO E DI SOGNARE ANCORA.

STRANO DESTINO QUELLO DELL'IMMIGRATO CHE LASCIA IL PROPRIO PAESE ALLA VOLTA DI QUELLO CHE SI E' SEMPRE PENSATO ESSERE IL RICCO OCCIDENTE. I SUOI GENITORI SI DISSANGUANO PER UNA VITA INTERA NELLA SPERANZA DI VEDERLO SISTEMATO UNA VOLTA FINITI GLI STUDI, CON UN LAVORO DECENTE E UNA BELLA CASA COSTRUITA DI FIANCO ALLA LORO, E UNA MOGLIE PREMUROSA CON LORO E CON IL LORO FIGLIOLO. TRASCORRONO LA VITA A DIRGLI: “DIVENTA UN UOMO FIGLIO NOSTRO, DIVENTA UN UOMO...". E LUI PER NON DELUDERLI SI ESILIA PER RAGGIUNGERE LA META, LA LORO META, LA SUA META E QUELLA DI UN'INTERA SOCIETA' CHE NON GLI AVREBBE PERDONATO UN FALLIMENTO. MA SUCCEDE SPESSO CHE UNA VOLTA PARTITO L'IMMIGRATO NON DIVENTA SUBITO "L'UOMO" INVOCATO DAI GENITORI E CONTINUA A COSTITUIRE UN FARDELLO PER LE LORO TASCHE ANCHE STANDO LONTANO.

INTERE GENERAZIONI DI GIOVANI SI SONO SMARRITE IN QUESTO MODO NELLE VASTE TERRE DEL RICCO E LUMINOSO OCCIDENTE, SENZA AVER MAI AVUTO IL CORAGGIO DI FAR RITORNO IN PATRIA PER PAURA DI ESSERE CONSIDERATE GENERAZIONI FALLITE.

I COMMENTI DI QUELLI CHE SONO RIMASTI A CASA, COMODAMENTE SEDUTI SULLE LORO POLTRONE SONO COSTANTEMENTE UN TORMENTO PER ALI’. ANCHE SE HA TENTATO PIU' VOLTE DI IGNORARLI PERCHE', SI E' SPESSO DETTO, LORO NON SANNO E NON CAPISCONO QUANTO SIA DURA E DIFFICILE LA VITA DELL'IMMIGRATO.

COME SPIEGARE LORO, INFATTI, CHE PER RIUSCIRE A TROVARE UN MONOLOCALE GLI CI SONO VOLUTI DIVERSI ANNI E LA RACCOMANDAZIONE DEL SUO DATORE DI LAVORO ITALIANO?

COME SPIEGARE LORO CHE GLI ITALIANI PREFERISCONO TENERE SFITTI I LORO APPARTAMENTI PIUTTOSTO CHE AFFITTARLI AD UN EXTRACOMUNITARIO ANCHE QUANDO LA PIGIONE RICHIESTA PER UN MINUSCOLO ALLOGGIO DI 30 METRI QUADRI UBICATO IN ESTREMA PERIFERIA E' ELEVATA?

COME SPIEAGRE LORO CHE PER RAGGIUNGERE IL BAR DOVE LAVORA NEL CENTRO DI ROMA IMPIEGA USANDO I MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO DUE ORE ALL'ANDATA E DUE ORE PER RIENTRARE A CASA?

COME SPIEGARE LORO ?.....

A QUESTA E A TANTE ALTRE DOMANDE ALI’ NON HA MAI SAPUTO DARE DELLE RISPOSTE.

PER ANNI ALI’ HA ANCHE TENUTO NASCOSTO IL SUO MATRIMONIO CON UNA CITTADINA ITALIANA AI SUOI GENITORI E A TUTTI I PARENTI E AMICI RIMASTI IN PATRIA PER PAURA DI ESSERE GIUDICATO MALE. NON E' STATO UN MATRIMONIO DI AMORE IL SUO E TANTO MENO DI INTERESSE. UN LEGAME NATO PER CASO, PER SFUGGIRE ALLA NOIA E ALLA SOLITUDINE, CON UNA DONNA MOLTO PIU' GRANDE DI LUI, SENZA ISTRUZIONE E CHE FA LA CAMERIERA COME LUI.
UN MATRIMONIO CONDANNATO AL FALLIMENTO DALLA PARTENZA PER LE TANTE DIFFERENZE FRA I DUE. UN’UNIONE CHE HA PERMESSO AD ALI’ DI DIVENATARE CITTADINO ITALIANO MA CHE SI E' CONSUMATA POCHI ANNI DOPO LA SUA CELEBRAZIONE E LA NASCITA DI UNA PICCOLA VITTIMA INNOCENTE CHE E' DIVENTATA POI FIGLIA DI SEPARATI CONTESA TRA ALI’ E LA PROPRIA CONSORTE.

E PER SFUGGIRE DI NUOVO ALLA SOLITUDINE ALI’ HA CERCATO DI TROVARE UNA NUOVA MOGLIE FRA LA COMUNITA MUSULMANA RESIDENTE IN ITALIA. SI E' MESSO A FREQUENTARE LA GRANDE MOSCHEA DI ROMA NELLA SPERANZA DI INCONTRARE UNA DONNA DELLA SUA STESSA CULTURA E RELIGIONE CON LA QUALE RIFARSI UNA VITA. SENZA FARE PERO' I CONTI CON LA DIFFIDENZA E LA CHIUSURA DELLA SUA STESSA COMUNITA’. PARADOSSALMENTE ALI’ HA SCOPERTO CHE NON VENGONO AGEVOLATI AFFATTO I MATRIMONI E MEN CHE MENO LE FREQUENTAZIONI TRA MASCHI E FEMMINE ALL'INTERNO DELLA COMUNITA’, I CUI MEMBRI PREFERISCONO SPESSO E VOLONTIERI FAR RIMPATRIARE LE PROPRIE FIGLIE APPENA RAGGIUNTA L'ETA’ ADULTA PER FARLE SPOSARE CON I LORO PROPRI CUGINI E PARENTI.

GIUNTO A QUESTO PUNTO DEL SUO VIAGGIO ALI’ SI RITROVA DISORIENTATO E SENZA PUNTI DI RIFERIMENTO. GLI RIESCE SEMPRE PIU' DIFFICILE ANDARE AVANTI E NON PUO' NEMMENO FARE MARCIA INDIETRO. LUI CHE HA SEMPRE DESIDERATO DIVENTARE PARTE INTEGRANTE DELLA SOCIETA CHE LO HA OSPITATO E CHE GLI HA CONCESSO LA CITTADINANZA, CONTINUA AD ESSERE TRATTATO COME LO STRANIERO, L'IMMIGRATO, L'ALTRO.

COME PUO' SENTIRSI DIVERSAMENTE QUANDO AD OGNI TRANSITO PER UN QUALSIASI AEROPORTO ITALIANO GLI AGENTI DI POLIZIA DI FRONTIERA, VEDENDO LA SUA FACCIA, LO TRATTANO COME SE NON ABBIA UN PASSAPORTO ITALIANO.

E COSA DEVE PENSARE QUANDO IL CONSOLATO ITALIANO A TUNISI NON CONCEDE IL VISTO TURISTICO A SUA SORELLA OPPURE AD UN SUO AMICO PERCHE' LA LETTERA D’INVITO CHE HA MANDATO LORO NON E' PRESA IN CONSIDERAZIONE DALLE AUTORITA COMPETENTI ?

E PER COMPENSARE IL RIGETTO CAMUFFATO DEI SUOI CONCITTADINI ITALIANI, ALI HA PENSATO BENE A RITUFFARSI NELLA SUA STORIA E NELLA SUA CULTURA D’ORIGINE ALLA RICERCA DELLA SALVEZZA. MA INVECE DI RITROVARE LA PACE SI E' RITROVATO INFILATO NELLA SUA TRINCEA DA ARABO E MUSULMANO A DOVER DIFENDERSI DA PRESUNTE COLPE CHE NON HA MAI COMMESSO.

DIVERSAMENTE DALLA MC. CARTHY, ERA DELL'AMERICA DEGLI ANNI CINQUANTA, DURANTE LA QUALE TUTTI PASSAVANO PER ESSERE PRESUNTI COMUNISTI, ALL'INIZIO DEL VENTUNESIMO SECOLO ALI’ E TANTI ALTRI COME LUI RESIDENTI IN EUROPA SONO DIVENTATI DEI PRESUNTI TERRORISTI. TUTTI INDISTINTAMENTE, POSSIBILI CELLULE DORMIENTI IN AGGUATO PER COMPIERE TERRIBILI ATTENTATI. VISTI CON PAURA E DIFFIDENZA, SE NON CON DISPREZZO.

LA DETERMINAZIONE DI ALI’, NONOSTANTE TUTTE LE SCONFITTE CHE HA DOVUTO SUBIRE DURANTE I SUOI VENT'ANNI DI ESILIO VOLONTARIO, DI PROSEGUIRE COMUNQUE IL SUO VIAGGIO NON NE FA DI CERTO NE’ UN MARTIRE NE’ UN EROE DEI TEMPI MODERNI.

ALI’ HA STRAPPATO DA TANTO TEMPO IL SUO BIGLIETTO DI RITORNO IN PATRIA E HA ANCHE SCELTO DI ESSERE SEPELLITO NEL CIMETERO MUSULMANO DI PRIMA PORTA . MA PRIMA DI CONCLUDERE IL SUO VIAGGIO, HA RIPRESO A INSEGUIRE NUOVI A SOGNI.

IL SOGNO DI VEDERE I FLUSSI DI IMMIGRATI CHE SPINGONO CON INSISTENZA VERSO LA CHIMERA EUROPA ARRESTARSI. IL SOGNO DI NON VEDERE PIU' CARRETTE DEL MARE PIENE DI DISERIDATI DELLA TERRA AFFONDARE DAVANTI ALLE COSTE ITALIANE. IL SOGNO DI NON SENTIRE PIU' PARLARE DI PROMULGARE NUOVE LEGGI RESTRITTIVE CONTRO GLI IMMIGRATI PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE NON CI SAREBBERO PIU' STATI IMMIGRATI SU QUESTA TERRA. IL SOGNO CHE IN FUTURO NON CI SARANNO PIU' VIAGGI DI SOLO ANDATA...

TUTTI QUESTI AUSPICI ALI’ NON HA MAI OSATO DIRLI AD ALTA VOCE, MA LI HA SEMPRE SUSSURATI OGNI VOLTA CHE HA PORTATO LA SUA BAMBINA A VISITARE IL CIMITERO MUSULMANO DI PRIMA PORTA....