El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

contemporanei con radici

di e con Tahar Lamri e Alberto Masala

accompagnati dal maestro gnawa Sid Ahmed ben Bali

Nel ritmo della parola intrecci tra narrazione, poesia e canto da due sponde del mediterraneo

 

tahar lamri

è nato ad Algeri. Laureato in Legge, vive a Ravenna dove svolge attività di consulente per il commercio con l'estero e di docente di lingua e letteratura araba presso l'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente. Ha partecipato a numerosi incontri, seminari, conferenze e attività culturali tra cui, nel dicembre 1997, la presentazione presso la biblioteca Delfini di Modena dell'incontro sul premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz, con lettura di brani; e un intervento al Convegno Internazionale "Migrazioni, interazioni e conflitti nella costruzione di una democrazia europea" con il paper "Mettere in scena l'alterità" (Università degli Studi di Bologna). La sua molteplice attività artistica si è concretizzata in particolare nella produzione di un videoracconto dal titolo La casa dei Tuareg, presentato al teatro Rasi di Ravenna, nella narrazione teatrale wolf o le elecubrazioni di un kazoo per Ravenna Teatro. Nel giugno 1995 ha vinto il premio sezione narrativa del concorso letterario Eks&Tra - Rimini (opere raccolte nel volume Le voci dell'arcobaleno, Fara Editore) con il racconto Solo allora sono certo potrò capire. È del 1999 la pubblicazione della traduzione americana del suo racconto Solo allora sono certo potrò capire (tranl. by Gerry Russo), nell'antologia Mediterranean Crossroads (Fairleigh Dickinson University Press - associated University Press)Dal 1997 è stato membro della giuria del concorso Eks&Tra. Ha partecipato al CD musicale Metissage, con "I Metissage" e Teresa De Sio, con il pezzo La ballata di Riva (SOS Razzismo - Il Manifesto 1997). Lo spettacolo Il pellegrinaggio della voce è stato presentato nel 2001 a Santarcangelo di Romagna nell'ambito della rassegna "Eirene". A Malo ad AZIONE INCLEMENTI lo stesso spettacolo è stato messo in scena con la collaborazione di Ennio Sartori per i testi e di Stefano Bellanda per la colonna sonora.

 

alberto masala

sardo, abita a Bologna. Di lingua madre logudorese (sardo dell'interno). La conoscenza di altre lingue (oltre l'italiano) gli permette di esprimersi in un personale 'linguaggio di confine' che va trasversalmente alla ricerca di un'espressione che dia fluidità ritmica ai suoi scritti. Ha esperienze di radio, teatro, video. Per quattro anni direttore artistico del nowall di Bologna, ha diretto eventi come d'art room (Bologna, convegno europeo dei nuovi luoghi dell'arte 86-87), no-wall in berlin (Berlino, Città europea della cultura 88). In seguito è tra i fondatori del LINK Project. La frequentazione dei percorsi d'avanguardia nella scrittura e nell'arte contemporanea lo porta spesso a rapportarsi con artisti di diverse provenienze e discipline (poeti, musicisti, artisti visivi), con i quali realizza eventi soprattutto nell'ambito della poesia concreta e dell'arte immateriale. Attualmente opera in stretto rapporto con Fabiola Ledda, i musicisti Antonio Are e Miriam Palma, Anton Roca, su Cuncordu Bolothanesu, il gruppo sardo di canto poetico ancestrale per cui scrive i testi. Promotore di "minores", movimento poetico per la dignità delle culture, con questa etichetta ha ideato numerose incontri internazionali. Come traduttore ha curato, fra le altre, la versione italiana di Love and politics (ed. StampAlternativa) di Judith Malina e di Nierika, o Le memorie del quinto sole (ed. il Maestrale) di Serge Pey. Sta lavorando ad un'edizione di inediti in Italia di Jack Kerouac. Presente in diverse raccolte poetiche antologiche, ha al suo attivo numerose pubblicazioni, ed è stato tradotto negli Stati Uniti (da Jack Hirschman), in Francia (da Ambre Murard e Serge Pey), in Germania (da Magda Lindner), in Spagna (in catalano, da Anton Roca, e da Matteo Agostini con M. Magdalena Crespí), in Ungheria (da Nitrai Tòmas), in Albania (da Faslli Haliti) e in serbo-croato (da Sinan Guzdevic).

 

Sid Ahmed Ben Bali

musicista algerino, si è diplomato al Conservatorio di Algeri, specializzandosi nel sassofono.
Ha iniziato la carriera musicale con il gruppo "Armonica", avviando lo stile Tergui-Rai - una mescolanza tra la musica del popolo Tuareg, nomadi del sud dell'Algeria e dei paesi dell'Africa subsahariana, con la musica dell'ovest dell'Algeria, il Rai , che ebbe poi tanto successo, sia in Algeria che all'estero - inserendo, per la prima volta, strumenti puramente etnici come l' umbri dei Gnawa (popolazione del sud del Marocco e dell'Algeria), i krakeb (crotali), assieme a strumenti moderni. La canzone Dellal , scritta da Sid Ahmed Ben Bali ed eseguita assieme al complesso Armonica, è ancora oggi trasmessa dalla Radio di stato algerina e da altre radio in Algeria e nei paesi confinanati.
Ben Bali ha partecipato, in seguito, al Festival di Timgad e collaborato per anni con Radio El-Bahdja, ricevendo apprezzamenti per la sua personalissima ricerca musicale. Giunto in Italia nel 1999, è stato subito contattato da Toni Esposito, col quale ha collaborato per qualche tempo. Collabora tutt'ora con il cantante Noureddine con cui ha svolto tournée in Spagna, Francia, Portogallo e Germania, oltre a numerosi concerti in Italia, fra i quali anche il Concerto del primo maggio a Roma.
Ha curato la colonna sonora dello spettacolo teatrale di Tahar Lamri Le stanze sgombre (2003), ed ha partecipato al dialogo poetico fra Alberto Masala e Tahar Lamri Contemporanei con radici (2004).
E' di prossima uscita il suo CD Zina Project , in collaborazione con musicisti italiani ed algerini.

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(ISSN 1824-6648)

evocamondi
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Anno 1, Numero 4
June 2004

 

 

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