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benché non sia solo pelle da mutare
e scordare, ma il buonsenso e la sua stessa struttura
che intorno ci annoda un mondo
stretto come mai nessuna camicia di forza
è stata;
ci sono ricordi di noi, fanciulli del sole estivo
su spiagge meglio ancora rimosse, come overdose
e vittime, la nostalgia è per le cose morte
e ciò che è in vita è l’estremo picco contorto
da cui i grandi occulti rapaci piombano su noi
e svanisce la pietra come il ricordo, come Psyche
e i loro rostri sono ricolmi di superfluo,
diamo loro la nostra inanità, nostro cibo
e menzogna nudi sotto nessun sole – nudi,
a pezzi, compiuti, incompiuti
oggi è una fredda ombra
sulla neve che brucia ,
la curiosa passione di lastricati
sotto i piedi che incitano in loro un senso,
come il ricordo della stessa mia morte
che ho già scordato
come non degno di nessuna memoria,
gli arcani misteri della defecazione canina
invece di ricordi in me: parole
mi hanno insegnato a essere vuoto, un tempo,
a essere libero
il vento dice il nulla,
che è tutto, nulla assoluto
quanto basta, sufficiente per l'intera
città irreale
dove piccolo è tutto il vivente,
ratti in ogni squallido vicolo
è amore quanto basta, il vento tace
e preferisce non toccare