El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

Nota biografica | Versione lettura |

tamburino

alessandra ventrella

È una mattina di maggio. Oggi ho fatto la mia prima trasfusione di sangue ad un bambino.

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Mi noio. Perché devo stare in ospedale che tutti i bambini vanno a scuola? Che la scuola mi piace tantissimo a parte il Mario e l’Alfredo e a volte anche altri che sempre ridono di me che mi prendono in giro che non c’è niente di ridere. La mamma m’ ha regalato te che sei un diario e allora scrivo così mi tengo allenato almeno coll’italiano. Ho dormito per un bel po’ tantissimo e era meglio quando dormivo che almeno non mi noiavo. Mi son svegliato che parlo piano piano come quando vado in chiesa con la mia mamma. È come che se parlo più forte mi sciolgo come i biscotti quando li puccio nel latte che non riesco più a prenderli col cucchiaio. La mamma non mi abbraccia come il solito, mi fa cara sulla mano. Mi sa che si vede che sono molliccio e c’ha paura anche lei che mi sciolgo come nel latte. La mamma m’ha detto che quando dormivo ha pregato tutto il tempo una Madonnina che c’è nell’ospedale. La mamma oggi è bellissima, c’ha una gonna piccolina che non l’avevo mai vista che si vedono tutte le gambe che m’ha detto è nuova che la usano le dive del cimena che l’ha comperata insieme con te l’altro giorno. Ho gli occhi che non ci vedo bene come il solito, c’ho come dei fiocchi di ovatta che mi svolano per la testa. Per quant’è che ho dormito? Ho aperto gli occhi e ho visto il Professor Rovello che diceva delle cose che non capivo niente a mia mamma. Mi hanno sportato la milza. La mia milza era ingrassata troppo, era grassissima e stava per scoppiare. Non vorrei pesare a mia mamma il fatto che sono affettato da una malattia che lei dice che c’ha sentimento di tristezza che sono lontano. Non dico cos’è che sento. Non voglio pesare a mia mamma che già c’ha pentimento che c’ha un bambino ammalato, c’ha pentimento come quando dice le parolacce e come quando ha fatto comperare una motoretta che c’ha il nome di Lambretta al mio papà che non l’ho mai visto e è sola insieme con me che sono un bambino ammalato. C’ho la talassemia che vuole dire che c’ho meno cose nel sangue no come i bambini normali e l’ossigeno si stanca ad andare nel sangue come me che non salto mai la corda a ginnastica e il sangue c’ha bisogno dell’aria tipo i palloncini a gonfiarsi se no non respira e soffoca e scoppia. Il Professor Rovello non si capisce mai niente come parla, ma dice sempre che la talassemia «è una nemia caratterezzata dalla distruzione cellerata dei globi rossi» dice sempre così, ma io questo non capisco bene che cosa vuole dire. Dice che devo fare la terapia trasfu sionale regolare, ma che la terapia a volte complica le cose e la mia milza si era complicata, allora l’hanno sportata.

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Il Professor Rovello ha detto di nuovo un sacco di parole che non capivo quasi niente. Ha detto che c’ho troppo ferro nell’organo e adesso c’ho paura che divento un robot. Era meglio che non capivo niente di tutto. E poi ha detto, ho sentito che diceva delle cose alla mia mamma in corridoio e l’ha fatta piangere, e poi è rientrato e ha detto che dovevo rimanere qui ancora un po’, uno e anche due mesi! Dice che è perché c’ho da imcominciare una nuova terapia ma io penso che mi vuole usare come cavia da laboratorio per gli sperimenti e uno e due mesi servono per farmi diventare robot e usarmi come cameriere dell’ospedale al posto dell’infermiera Cinzia. Domani la mamma parte perché deve andare a lavorare, mi manca la cameretta con mia sorella che litighiamo sempre che lei dice che la mamma mi dà i vizi solo perché sono non normale no come lei e dice che la mamma mi vuole più bene che canta insieme con me la canzone che dice fatti mandare dalla mamma a prendere latte! che ci piace tantissimo che la canta Gianni Morandi che ha vinto Canzonissima.

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Stanotte ho sognato un ciliegio grandissimo che è l’albero che c’è nel cortile della mia scuola che c’ha il nome di Ciliegio Gigio: mi arrampico per prendere una ciliegia ma quando sono vicino e sto per prenderla vedo che le ciliegie sono strane, sono come dei sacchettini di sangue. Avvicino la mano per toccare un sacchettino e appena che lo tocco mi s’è scoppiato in faccia e tutta la faccia e tutto il sogno si sono riempiti di sangue.

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Oggi è venuta a trovarmi la signora maestra e m’ha portato l’uovo di Pasqua Motta in mio onore che domani è Pasqua. Il cuore mi batteva fortissimo e lo stavo imcominciando ad aprire e è arrivata l’infermiera Cinzia e m’ha detto che non lo potevo mangiare che il Professor Rovello non voleva, che non voleva, che non li dovevo mangiare i dolci. Non lo sopporto più Rovello gli vorrei strappare la barba bianca che è sempre sporca e puzza di fumo, mi vuole usare come cavia per i sperimenti e i robot si sa che non possono mangiarlo il cioccolato perché non hanno sentimenti. Il Professor Rovello è un gigante oppure un orco cattivo o forse è anche lui un robot senza sentimenti ma si nasconde con la maschera da uomo vero per non farsi accorgere che non ha sentimenti. Io piuttosto che diventare robot non mangio più e mi è rimasto desiderio di cioccolato Motta così fortissimo.

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Ho sognato l’uovo che lo facevo a pezzini e poi io pure mi facevo a pezzini con lui come se ero un lego da fare, ed ero a pezzini sul pavimento col cioccolato e la mamma si rabbiava che diceva che l’aveva pena pulito il pavimento e prendeva la scopa e mi puliva via nella scatola gialla e io gridavo e piangevo e lei diceva di non fare i capricci e mi buttava via sotto il lavandino in cucina dove c’è la pazzatura e i miei pezzini facevano un salto grossissimissimo nella pazzatura insieme col cioccolato.

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Il Professor Rovello m’ha sgridato e m’aveva detto che se non mangio, domani la nuova terapia con des fe ral me la fa in collo al posto che in braccio, mi voleva fare un buco in collo! E poi m’ha portato e m’ha messo delle grandi orecchie di coniglio, che la mamma si vede gliel’ha detto che mi piace tanto Tamburino che è l’unico amico del cuore di Bambi, e poi m’ha detto che è un regalo. Ho detto grazie che la mamma dice che i regali si dice così ma non sembra per niente Tamburino vero e c’ha un’orecchia storta che Tamburino non ce l’ha e c’ha un cordino di ferro da robot che si vede che si nasconde sotto l’orecchia. Però ho detto, però mangio così non c’ho da fare il buco in collo e magari il Professor Rovello mi fa altri regali che magari son più belli di questo che c’ha l’orecchia di ferro robot tutta storta che il mio pupazzo di Tamburino la mamma me l’ha fatto lasciare a casa e qui sono lontanissimissimo da casa e Tamburino che è l’unico mio amico del cuore che oltre che Bambi c’ha pure me lontano.

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Scrivo ora che ho smesso di piangere dopo tanto che ho pianto che mi fanno male gli occhi e la testa quindi non far l’offeso ma scrivo poco. E poi non la sopporto più sta luce nell’ospedale che sempre mi fa bruciare gli occhi e sempre che quando devo dormire la bassano e basta e mi fa fastidio. Rovello non m’ha fatto il buco in collo ma la puntura de sfe ral mi ha fatto sentire gran male. L’ago era un gigante così e son scappato via e ho corso via. Cinzia mi ha chiappato e mi ha tenuto in braccio fermo. Dev’essere che mangia tanti spinaci quella cicciona. Ho chiuso fortissimo gli occhi dalla paura. Il Professor Rovello m’ha detto che “Le innezioni vanno fatte a ciclette per un po’ di giorni in fila se no non funzionano.” Domani devo nascondermi benissimo che trovo il modo di scappare che Cinzia non mi deve accorgere.

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Ho sognato che il laccio di plastica che mi stringe il braccio quando mi fanno buco, quel laccio ce l’avevo rotolato che sembrava un serpente tutto in giro per il collo. Mi stringeva forte che così sto per soffocare, mi manca l’aria tantissimo e di colpo una mano s’avvicina e lo strappa che posso respirare di nuovo. Chi era quella mano?

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Il Professor Rovello m’ha detto che con la terapia des fer al che è gran meglio che la mamma e mia sorella e la signora maestra che vengono a trovarmi solo il sabato. A me son contento che la domenica c’è il pollo e tutto calcio minuto per minuto in sala Radio e a volte mi parlano che c’è la Juventus che mi fanno perdere la cronaca del gol. Invece il sabato son contento che mi noio e la signora maestra è a scuola con tutti i bambini e non mi porta più i dolci che non li posso mangiare i dolci e c’ho desiderio di Cremino Algida e non permettono arrivar qui i miei compagni di classe che mi dicono che c’ho gli occhi come cinesi e il naso da maiale e la bocca cavallo che sono diverso, no come loro. La domenica mi piace che c’è il pollo e la Juventus e il sabato che c’è la mamma e mia sorella che sono lontanissimo e non litighiamo più e la mamma è contenta e non faccio peso a mia mamma che lo so che non piace a lei dormire in albergo e a me anche che mi viene da piangere che se ne va che non può dormire nell’ospedale con me.

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Oggi ho visto nel corridoio una bambina che la portavano sul letto come che era un passeggino che aveva le ruote che mi sa che è uguale al mio di quando m’hanno sportato la milza. L’hanno sportata anche a lei? Sembrava che c’ha i miei anni e vorrei dire se l’hanno sportata anche lei e se anche lei fa des fe ral. Sono andato che volevo vedere dov’è e subito che ho passato la sala Radio quella cicciona della Cinzia m’ha preso in braccio e mi stava facendo soffocare con ciccia e m’ha messo nel letto e m’ha detto che il Professor Rovello non vuole che vado negli altri parti. Il Professor Rovello gli voglio strappare la barba bianca puzzona e gliel’ho detto alla Cinzia che se non la smette di mangiare i spinaci tra un attimino scoppia come un palloncino che lo buchi e io le faccio buco in collo colla puntura des fe ral del Professor Rovello. La Cinzia ha detto che faccio il bambino cattivo che io volevo solo vedere la bambina e loro sono cattivissimissimi e vorrei che non ci sono più.

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Sento la Juventus che ero tutto contento che ho mangiato il pollo e oggi c’era pure insieme col purè. Nella sala Radio ci sono due vecchi brutti che uno brontola ma piano piano che non dà fastidio al tutto calcio minuto per minuto. E poi è arrivata la bambina ti ricordi?che forse l’avevano sportata. S’è messa a parlare che la radio era come che non c’era e la Juventus come che non c’era blablablablablabla, m’ha chiesto che malattia c’avevo e c’ho risposto che dice che non capiva niente. Il Professor Rovello che parla che non si capisce niente e lei dice che sono io! poi m’ha detto se sono cinese e mi sono rabbiato e credo che conosce i miei compagni di classe che mi sa è una spiona e m’ha fatto pure distratto che ho perso la cronaca del gol di Helmu Haller. Sta bambina c’ha i miei anni e si chiama Carlotta è tutta magrissima e piena di bue blu che fa inpressione e spero che non la vedo più e non viene più in sala Radio che mi distratto dalla Juventus.

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La puntura des fe ral m’ha fatto male che il Professor Rovello non è capace a fare buco e m’ha fatto una bua grossissima e adesso c’ho il braccio tutto blu. Spero che almeno c’ha pentimento. Allora piango tanto che è passata la Carlotta la bambina anti patica ti ricordi? Era nel corridoio con la Cinzia che dà la mano a lei che si vede sono amiche che sono tutte due anti patiche. Allora vede che piango insieme con la Cinzia, piango tanto che c’ho la faccia tutta calda, e la Cinzia m’ha detto smetti di fare capricci! che non capisce niente e dice che sono un bambino cattivo. Non ha visto che c’ho il braccio blu che è stato Rovello? E la Carlotta ha detto che se smetto di piangere mi faceva un regalo bellissimissimo. Io non riesco a smettere che piango che la Cinzia è cattiva e poi la Carlotta pensa come lei che faccio capricci e poi che sono un bambino cattivo. Non c’ho detto niente che piangevo tanto così e ho girato la faccia dall’altra parte contro il muro. Cos’è che c’ha di regalo? Adesso che scrivo a te ho ben smesso, ce lo dico quando passa con la sua amica Cinzia cicciona anti patica.

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Ho sognato che facevo una bolla colle bolle di sapone e la bolla ingrassava ed è diventata grossissima e mi arrivava contro e io entravo come che era una bolla dei astronauti che va sulla luna e la bolla svola via ed ero tutto dentro nell’azzurro del cielo e di colpo la bolla scoppia e l’azzurro si trasforma come che è il mare e io non ho i braccioli e non posso nuotare e grido e mi manca l’aria e ho affogato.

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C’ho detto alla Cinzia che c’ho il bisogno di andare da Carlotta che dovevo chiedere una cosa inportantissima. E la Cinzia dice che non può mica se il Professor Rovello non vuole. È tornata nella mia camera che ha detto che era permesso dal Professor Rovello e che prima di mangiare mi portava nella camera della Carlotta. Adesso ho appena finito di mangiare che non vedevo l’ora di scriverti che la Carlotta non è vero che è anti patica. M’ha regalato un disegno con tanti colori bellissimo che ci siamo io e lei nella sala Radio con dei cuori e io c’ho detto grazie che basta che non mi fa più distratto quando c’è la Juventus e possiamo diventare amici. E poi facciamo un gioco bellissimo che si chiama re e regina che ti metti dei guantini come col freddo, dei guantini colle teste di un re e una regina che si aprono le bocche che puoi parlare con la mano! E abbiamo parlato tantissimo che lei è la regina e anche lei fa la terapia trasfu sionale e fa anche un’altra non di des fe ral ma di corti sone e poi una terapia di digiuno che vuole dire che non può mangiare non il cioccolato Motta e il cremino Algida come me! non può mangiare nientissimo di tutto! e quindi è una regina magra e il Professor Rovello dice c’ha la nemia caratterezzata da piastrellino penia che sua mamma la grande regina ha detto che vuole dire che c’ha poche piastrelline nel sangue oltre che c’ha pochi globi bianchi e anche i globi rossi come me! allora abbiam fatto che io sono il re dei globi rossi e lei la regina dei globi bianchi e così ce li possiamo scambiare come che sono figurine dei calciatori! E poi la regina dei globi bianchi c’ha un clone di plastica che è come un marziano di plastica che ha fatto un’invasione nel suo midollo che è una roba molliccia che c’è nelle ossa che è tipo il coso che c’è nella carne ossobuco che m’ha chiesto, l’hai mai mangiato? e quindi una volta Rovello gli ha preso un po’ di roba molliccia alla Regina e ha fatto un buco grossissimo per controllare le invasioni dei marziani e ho capito perché è una Regina tutta piena di bue blu. E poi anche a lei piace tanto Tamburino e le ho detto che mi dispiace che non c’ho qui quello vero ma se vuole posso portarle uno finto che c’ho qui. E poi m’ha detto che non devo avere la paura quando mi fanno buco che se hai paura senti molto più malissimo e allora domani che Professor Rovello mi fa des fe ral non chiudo gli occhi che son sicuro che la Carlotta c’ha ragione lei e gliel’ho detto al Professor Rovello e lui m’ha detto, bravo allora la Carlotta la puoi vedere anche giovedì prossimo, che non vedo l’ora che è giovedì che m’ha detto m’insegna un altro gioco.

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Ti dico scusa che è da tanto che non scrivo ma è che ho iniziato a fare disegni per la Carlotta che volevo disegnare Tamburino e non son capace di farli belli come i suoi che devo dirlo alla mamma che ho pochissimi colori e mi ha preso tanto tempo far sembrare Tamburino ma non ti preoccupare che non mi dimentico di te. Il Professor Rovello ha detto basta innezioni che all’ospedale è arrivata una macchinetta che ministra la medicina in via di sotto e quindi ora basta innezioni ma devo andare a dormire più presto e mangiare più presto e che non si può garare che se no il ferro si cumula nell’organo e m’è venuto in mente: se mi trasformo in robot poi la Carlotta non mi conosce più? Allora ho chiesto alla Cinzia di dare un messaggio alla Carlotta e ti dico scusa ma ti ho strappato una pagina per aver scritto il messaggio alla Carlotta. Scrivo che non si può più vederci prima di cena al giovedì che io al giovedì e tutti i giorni della settimana devo mangiare più presto ma devo vederla prima di trasformarmi in robot che quindi, possiamo spostare il nostro puntamento prima che io ceno alle sei? La cicciona della Cinzia ha portato il mio messaggio ora speriamo che legge e non vedo l’ora che mi dice una risposta.

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Ho sognato che ero nel cortile della scuola vicino al ciliegio Gigio e c’erano il Mario e l’Alfredo tutti pieni in faccia di figurine dei calciatori e io le staccavo come che avevo sbagliato a attaccarle e loro gridano come che le figurine dei calciatori sono la loro pelle.

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Non ce la facevo più di aspettare la risposta della Carlotta che la Cinzia è rivata in stanza è ha detto che Carlotta l’hanno mandata in un altro ospedale che il Professor Rovello vuole che sta in un altro ospedale che la curano meglio che qui. Io non lascio più fare al Professor Rovello i suoi sperimenti, che mi mette sopra la pancia tutti quei cosi che chiama fusori che ci devo pure dormire insieme con i fusori. Ho messo nella pazzatura le orecchie di coniglio che non voglio regali da lui e non voglio avere più niente che fare con lui.

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Cara Regina dei globi bianchi, tu pensi che Professor Rovello sta facendo gli sperimenti a te? Forse è per quello che mi dice di scrivere le lettere a te. Ho paura che ci tiene in controllo che lo abbiamo scoperto che fa gli sperimenti per farci robot. Ancora non ci riesce che io sento un sentimento bruttissimo che ti sono lontano e i robot anche tu dici non hanno sentimenti. Mi manca che non posso più giocare insieme con te che sei la regina e che non ci possiamo scambiare più i globi. Ho buttato nella pazzatura le orecchie di coniglio che tanto non sembrava per niente Tamburino vero come il mio disegno che ti dico scusa che io volevo far sembrare Tamburino vero. Non riesco più a scrivere che mi viene da piangere. Spero che mi rispondi. Il Re dei globi rossi.

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Ho sentito la Cinzia che diceva alla mia mamma in corridoio che alla bambina amica mia il pianto di midollo non ha funzionato anche quello e la bambina è mancata. Quando è entrata nella camera la mamma c’aveva una faccia tutta di sentimento di tristezza che ho capito benissimo che si è fatto un disastro come quando ho rotto il vaso del nonno a casa che non ho fatto a posta. C’ho chiesto alla mia mamma che cosa vuole dire pianto di midollo? La mamma ha detto che vuole dire che l’operazione della Carlotta è andata male e che la Carlotta non c’è più. E poi c’ho chiesto vuole dire che il marziano del midollo l’ha portata col lui sulla luna che la voleva tutta per lui? E lei ha detto che no, che l’intervento è andato male non come quando a me mi hanno sportato la milza e che la Carlotta è svolata via nel paradiso. E poi la mamma m’ha detto che di solito si muore quando si è vecchio, che morire vecchi è normale come il nonno che era nel vaso, che però ogni tanto capita che può capitare un incidente ma solo in caso strano come il mio papà che non l’ho mai visto che ha fatto una capriola ed è rotolato con la motoretta di nome Lambretta ma che si sa che la motoretta è pericolosa e può capitare e la mamma c’ha pentimento che gliel’ha fatta comperare. Poi c’ho chiesto com’è che ci sono e poi non ci sono più? Non ci sono più del tutto o non sono più io come che ti trasformi? mia sorella muore che oggi manca? Come non si muore? Anche tu muori? Anche io? La mamma ha detto che no, che non muoio se faccio bene la terapia del Professor Rovello, che lei non lo sa che Rovello mi vuole solo fare gli sperimenti mi vuole fare robot e anche la Carlotta aveva detto che la cura meglio e ora non c’è più e io anche se non riesce a farmi robot ma c’ha almeno pentimento?

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Ho sognato che c’avevo in mano un palloncino a forma del mio pupazzo di Tamburino ma è un palloncino di quelli che svolano che la mia mamma me li compera sempre al carnevale insieme collo zucchero filato. Il palloncino di Tamburino mi scappa via dalla mano e allora io corro, corro tantissimo che il cuore mi sta per scoppiare e il palloncino è finito come in un tombino. ‘Pena che la mamma mi urla non sporgerti! come quando mi dice sul balcone, e io non faccio niente sto fermissimo davanti al tombino ma il tombino è come che mi tira e io cado dentro che è tutto buio e penso che la mamma adesso c’ha pentimento che m’ha comperato Tamburino! E poi cado di più e il cuore è come che non mi batte più e poi è come che non sento più niente solo che cado tantissimo.

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Ti dico scusa che non ti scrivo da tanti giorni ma è che ho pianto tanto ed ero sempre stanco che facevo sempre gli incubbi dove c’è la Carlotta che ho chiesto alla Cinzia se non mi bassa più la luce quando devo dormire. Sogno sempre che io e la Carlotta facciamo un castello insieme colla sabbia, il castello del re e della regina ma pena che l’abbiamo finito il castello si scioglie e è tutto molliccio che c’ha poche piastrelline e pochi globi rossi e pochi globi bianchi e poi sogno che io e la Carlotta siamo in un corridoio lunghissimo che è tutto buio e c’è una lucina lontana ma pena che arriviamo più vicini alla lucina è come che ci tirano di nuovo indietro. Io credo che sono qui nell’ospedale lontano e non sono lì a casa con la mamma nella cameretta con mia sorella che se no muoio e poi penso che se anche divento mai grande, non avrò mai una fidanzatina come l’Alfredo che a me nessuna mi può volere mai che sono brutto che sembro un cinese cavallo e poi che se anche divento mai grande la mia mamma diventa vecchia e muore e mia sorella non mi vuole più e poi che se anche divento mai grande rimango solo. Oggi ho fatto la terapia trasfu sionale e di nuovo la puntura che era da un po’ che non la faccio e credevo poteva essere che non la facevo più ora che ci sono i fusori, e come al solito Professor Rovello dice le bugie che aveva detto basta innezioni e poi quei sacchi di sangue mi fanno inpressione e mi fa male e non ce la faccio più. Prima di dormentarmi prego e penso che magari la Madonnina che c’è nell’ospedale può fare il miracolo e farmi svegliare che non c’ho più la talassemia che sono guarito.

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Se divento grande e dico che c’ho la talassemia chi non si noierà a stare insieme con me? che non posso neanche saltare a ginnastica? tutti si noiano con me, anche se la Carlotta c’era ancora si sarebbe noiata di me dopo pochissimo tempo che faccio peso a tutti. Perché devo fare la terapia trasfu sionale e la terapia des fe ral che non sarò mai come gli altri? che non posso andare a scuola come gli altri? e poi saltare la corda come gli altri e poi stare in casa con la mia mamma e mia sorella come gli altri?

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Ho sognato che il Professor Rovello lo riempivo tutto di buchi con la puntura anche nella faccia che riuscivo a saltare tantissimo e a ogni buco usciva il sangue e si faceva come un laghetto di sangue a terra e il Professor Rovello si trasforma in uno squalo robot e mi morde e mi fa fare un gran salto dentro nel laghetto del sangue insieme con lui e mi mangia che ha dei denti grossissimi.

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Il Professor Rovello m’ha detto che c’è un cercatore di un ospedale che ha scoperto come rifare le piastrelline e che quindi tra un po’ non ci saranno più bambine che muoiono come la Carlotta. E io gli ho detto, non poteva scoprirlo prima? e lui dice che il lavoro del cercatore è un lavoro lungo da capire ma che il compito dei cercatori e di tutti i dottori è sfidare la morte. Poi non so se ha capito che l’avevo capito che faceva gli sperimenti ma ha detto che tra un pochino la smette di mettermi i fusori sopra la pancia che i cercatori dottori stanno parlando anche di cambiare la macchinetta des fe ral con delle pasticche che basta mandare giù con l’acqua e il ferro non c’è più nell’organo! Io non ci credevo che lo so che lui dice sempre le bugie e lui m’ha portato una rivista e mi ha fatto leggere che era vero! Il Professor Rovello non mi vuole più fare robot! E poi non ci posso credere che Professor Rovello che pensavo non ha sentimenti è un astronauta che fa la sfida col marziano della morte e ora capisco che è sempre vestito di bianco e c’ha la barba bianca che è un astronauta.

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Sono andato che volevo dire grazie al Professor Rovello che fa la sfida col marziano della morte e ho visto che parla con un bambino che c’ha le mie orecchie di coniglio! Mi sono rabbiato che le voglio che c’ho pentimento che le ho buttate nella pazzatura. Sono entrato nella camera e ho detto che sono mie e il bambino me le ha messe in mano che dice che non gli piacciono che mi sa che non gli piace anche Tamburino.

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M’è venuto a mettere i fusori il Professor Rovello che non faccio più i capricci che così non muoio. E gliel’ho detto al Professore che adesso mangio sempre tutto che non lascio mai niente nel piatto che voglio fare benissimo la terapia. Il Professor Rovello dice che i cercatori ci mettono ancora un po’. Oggi c’aveva la barba bianca che non puzzava niente e mi ha chiesto se domani posso portare il bambino che c’aveva le mie orecchie di coniglio a fare un giro per il parto.

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Ho portato il bambino Dario in giro per il parto che lui era in una sedia con le rotelle come un passeggino che la Cinzia dice che se no si stanca subito. L’ho portato che mi sono messo le orecchie di Tamburino che magari le potevamo usare un po’ per uno. Andiamo in sala Radio che non c’era nessuno e gli ho chiesto le sue medicine e la sua terapia e Dario m’ha detto che c’ha la nemia caratterezzata da piastrellino penia e allora io gli ho detto che un cercatore dottore che è un astronauta bravissimo che fa la sfida col marziano della morte ha scoperto come fare a fare le piastrelline e Dario ha sorriso che era tutto contento.

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Mi sono svegliato che il mio cuore era come che era impazzito e stava per scoppiare e mi sembrava che si stava per fermare. Mi sento morire e non c’ho niente da fare. La mamma piange e dice che devo rimanere ancora nell’ospedale. Non voglio pesare a mia mamma che già c’ha pentimento e spero che quando muoio non la vedo piangere.

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È una mattina di Maggio. Oggi ho fatto la mia prima trasfusione di sangue ad un bambino. ‘Sta volta non ero il paziente, ero il medico.

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Anno 9, Numero 39
March 2013

 

 

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