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salmi

stefanie golisch

Salmo 39,12

O Eterno, ascolta la mia preghiera, e porgi l’orecchio al mio grido;
non esser sordo alle mie lacrime;
poiché io sono uno straniero presso a te,
un pellegrino, come tutti i miei padri.

Sazio la tua bocca
con la mia fame,
divorala.

Trasforma tutte le risposte
in domande,
lasciami essere acerba,
indigesta.

Accoglimi,
tremante,

e trema insieme a me

Salmo 56,9

I passi del mio vagare li hai contati,
le mie lacrime nell’orto tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?

Nel tuo grido
nasco come vento,
dimora d’aria per corvi, salamandre
la notte poso tra le tue labbra
scendo dal tuo sogno d’assoluto
verso la strada,
m’immergo

Nel mio giorno
cadi come sasso
impaziente
di sanguinare

Salmo 139, 16

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.

Sono il cuore della goccia,
tuo fluire senza tregua

di tutte le ferite tue
sono la più profonda

scendi
nel mio bruciante segreto

e respira il mio viola
mortale

Salmo 12,47

La rete si è spezzata
e noi siamo liberi.

Sporca di vita
mi faccio cadere
prima che ceda
la rete

Di vuoto sa
l’essere liberi,
eternità
brucia le mie viscere

Il suo diritto d’essere mortale
urla
la bestia
dentro di me

Salmo 47,2

Applaudite, popoli tutti, acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l'Altissimo, re grande su tutta la terra.

Nel tuo giorno
sono giorno a venire
promessa sfida tradimento

Nel tuo maggio
sono neve
nel tuo amare
parola inganno

Chi si fida di me, è perso
ma tu ti fidi

Mi canti
e sono nel tuo cantare
un sasso
che all’inizio dei tempi

fiorirà

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Anno 8, Numero 35
March 2012

 

 

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