Nota biografica | Versione lettura |
Sul mio balcone
sventola
un pezzo di stoffa
verde-bianco-rossa.
Quasi fosse
un rammendo
sugli orli
dell’assenza.
Un cerotto sul vuoto,
trasmigrazione
delle origini.
Sul mio balcone
galleggia
un’isola sperduta,
vocabolario astruso,
fata morgana.
Milano, 17 marzo 2011
Questa terra
non mia
una volta era
la terra degli avi
che partirono
un giorno
farfugliando dialetti
incomprensibili
per seminare
lontano
alberi maestosi
come figli.
Questa terra
non mia
è oggi la terra
dei figli nostri
venuti al mondo
da innesti
inverosimili
per ridarci una lingua
condivisa,
radice eterea e
variopinta,
sinuosa come scia
di aquiloni.
Alti e robusti
i figli,
maestosi
come alberi
di questa terra
non mia,
mia.