Sujata Bhatt, è considerata una delle voci più innovative e originali della poesia contemporanea in lingua inglese. Nata nel 1956 ad Ahmedabad (India), ha trascorso l’infanzia a Poona, prima di trasferirsi negli Stati Uniti al seguito del padre, famoso virologo. Ha vissuto e studiato prima a New Orleans, poi nel Connecticut. Ha ricevuto il MFA al Writers’ Workshop dell’università dello Iowa. Nel 1992 è stata writer-in-residence all’Università di Victoria, Canada. Attualmente vive a Brema, in Germania, col marito, lo scrittore tedesco Michael Augustin e la figlia Jenny Mira. Le sue poesie sono state pubblicate in Inghilterra (da Carcanet) e in India (da Penguin). Le sue opere comprendono: Brunizem (1988), Monkey Shadows (1991), The Stinking Rose (1995). Del 1997 è la raccolta antologica Point no Point. Nel marzo 2000 è uscito, sempre per Carcanet, il suo volume, Augatora. La sua produzione poetica ha avuto ampi riconoscimenti sia in India che in Gran Bretagna, tra cui, nell’1988 il Commonwealth Poetry Prize (Asia) e l’Alice Hunt Bartlett Award. Alcune sue poesie sono state tradotte in italiano su numerose riviste (tra cui “Tratti”, “Testo a Fronte”, “Semicerchio”, “Lo Straniero”, “In Forma di Parole”) e sono incluse nell’antologia L’India dell’anima curata da Andrea Sirotti per Le Lettere (2000). I suoi ultimi volumi sono A Better Colour for Solitude, Carcanet, Manchester 2002, dedicato alla vita e all’opera della pittrice tedesca Paula Modersohn Becker, e Pure Lizard (Carcanet 2009).