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ebano blues

pap khouma

Era in Africa
era in Sierra Leone.
Perché là in Sierra Leone
non ci sono più dei leoni.
C’è la guerra dei diamanti.


in Sierra Leone
c’è la madre
di tutte le guerre
dei diamanti.

Ho chiuso gli occhi,
i miei grandi occhi.
Un attimo.
Non potevo vedere
il delicato volto di una bambina
dalla pelle d’ebano,
nuda fino ai fianchi,
seduta su un ammasso di pietrami,
una bambola di gomma
coricata al suo fianco,
ecco era il suo giocattolo.

Non ero in un sogno
la bambina teneva ben stretta
una grossa mazza
tra le mani,
e spaccava sassi,
normali sassi
dall’alba alla sera.

Aveva 11 anni, può darsi 12.
I suoi piccoli occhi,
i suoi seni
non ancora maturi,
le sue labbra chiuse,
comunque
era il suo sorriso.

Dall’alba alla sera,
sul suo ammasso di pietrami,
le sue mani da bambina,
la sua grossa mazza,
i suoi piccoli seni,
le sue labbra chiuse,
spaccava sassi,
normali sassi
in Sierra Leone.
Come Nelson Mandela
prigioniero a Roben Island.

Ma Mandela
era spezzatore d’apartheid.
Nelson Mandela
Dio d’Africa.
Mandela,
Dio della libertà!

In Sierra Leone,
non c’è più un solo leone.
Soltanto
la bambina
della madre
della guerra
dei sassi preziosi,
petto nudo,
labbra chiuse,
era il suo sorriso,
la sua bambola di gomma,
coricata affianco,
le sue piccole mani,
i suoi piccoli seni
non ancora maturi,
la sua mazza,
è la puttana
dei bambini soldato
impazziti di 11 anni, forse 12.

In Sierra Leone,
non c’è più un solo leone,
solamente una bambina
spezzatrice di sassi non preziosi, puttana
di bambini soldati drogati,
armati di fucili
fabbricati a Brescia.

Tagliano le mani,
tagliano le braccia,
i bambini soldato
con le loro machete da guerra.
Incendiano i villaggi
i bambini soldato.
S’ invola la loro giovinezza.

Da sera all’alba,
i bambini soldato
possiedono la bambina
spezzatrice di sassi non preziosi
macchiati del suo sangue
prezioso.

Da sera all’alba,
i bambini soldato
possiedono
i suoi piccoli seni
acerbi,
affianco della sua bambola di gomma
che lei non ha mai
tempo di accarezzare,
con le sue mani callose.

I suoi padroni,
i suoi amanti,
quali trafficanti d’armi
e cacciatori di diamanti
di sangue macchiato.

Spezzatori di vita
delle bambine d’ebano
d’Africa nera.

Diamanti dei bambini soldato!
Diamanti delle vetrine d’Anversa!
Diamanti della morte!

Diamanti delle vetrine
di Milano,
di New York,
di Londra,
di Parigi,
di Durban,
di Tel Aviv!
Diamanti della morte!

Sassi di sangue macchiati!
Spezzatori di vita
delle bambine d’ebano
d’Africa nera.

Milano, 21/10/09

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Anno 7, Numero 31
March 2011

 

 

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