Nota biografica | Versione lettura |
Ho lasciato gli occhi all’inferno
Non volevo tornare
Non oggi
Ho lasciato gli occhi nel mare
In un sudario nero, sporco
Ero partita dal male
Non volevo tornare
Avevo un fucile, due spalle robuste
Marciavo urlando in silenzio
Il sole cocente compagno di viaggio
Non volevo tornare
Vedevo quegli occhi di sangue
Scrutare il mio corpo soldato
Decisi di abbandonare fucile e mimetica
Sarei tornata a mio padre
Non oggi
Ho lasciato il mio Paese all’inferno
Ho pagato per l’inferno di oggi
Migliaia di nakfa ai trafficanti di sangue
Ho aperto gli occhi davanti al demonio
L’ho guardato in faccia
Gli ho sputato la rabbia
Quella che serbavo per i momenti migliori
Sono fuggita dal Paese che amavo
Ho chiuso gli occhi nel cuore
Ho lì conservato i colori e i profumi di spezie
Ho seppellito il fucile una notte di luna buia
Non avrei più sparato al fratello
Nella roccia ho inciso il mio nome
Vicino al nome del padre
Sarei tornata
Non oggi
Il deserto fu caldo, il viaggio infinito
Il mare, un sudario logoro e vuoto
Ho spento gli occhi allucinati
Lacrime atterrarono su spalle sconosciute
Sale discese sulle ferite aperte
Era freddo quel mare deserto
Ebbi brividi di febbre, rividi il demonio
Non era per lui che avevo pagato
Migliaia di nakfa ai trafficanti di sangue
Ero partita per denunciare il demone
Egli rendeva succubi gli eritrei
Il mondo avrebbe conosciuto l’inferno
Sarei tornata a mio padre
Non oggi
Vidi la morte, era lì, era nera, rideva
L’inferno mi raggiungeva
Improvvisa la luce nel buio
Illuminò l’inferno. I morti erano andati
I vivi sorrisero a chi non sapevano
Ho sbarrato gli occhi ai sorrisi
Gli uomini hanno parlato, conoscevo la lingua
Compresi che sarebbe stato ancora l’inferno
I morti erano andati
E io non volevo tornare
Non oggi
Gli uomini decisero per noi
Decisero per me che sarei tornata al demone
Non avrei denunciato l’inferno
Vidi le coste, vidi la Libia
Pensai a mio padre, ai fratelli, al fucile
Seppellito in una notte di luna buia
Stavo tornando
Oggi