Nota biografica | Versione lettura |
Il mare beve
mentre rema folle
senza rive compressa
la speranza,
secche le bocche
stipate
in pieghe angolose
angosciate.
Mentre il mare mangia
le origini divelte
alla terra senza seme
- il vostro solo sogno insicuro
di attecchire –
sappiamo l'avversione
di fronti da affrontare.
Affonda l'ultimo
ruggito e annegano
immagini nemiche
in lontananza,
lontane nel silenzio senza aiuto
indurendoci - barbarie
spaventata -.
Sullo schermo che
travasa asservito
siamo imbuto: ti bevo
mare che inghiotti,
risucchio quest'altro nostro
naufragio.
E sei una tazza
d'aceto.
Mi 26-27 agosto 2009