El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

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pap khouma

Clandestino!
Cari lettori,

dopo l'approvazione della normativa sulla sicurezza che introduceva nella legislazione italiana il reato di clandestinità, vera e propria caduta della società italiana verso il razzismo, El-ghibli ha lanciato un appello a scrittori migranti o non migranti perché si prendesse posizione e con i loro testi, armi fatte con parole e immaginario letterario, si potesse incidere più profondamente sulle coscienze.
Ringraziamo gli scrittori che hanno risposto senza esitare e hanno mandato in brevissimo tempo i loro racconti e le loro poesie.
Abbiamo pubblicato tutti i testi ricevuti indifferentemente dal genere e corposità, come segno di testimonianza e partecipazione.

Questo numero di El-Ghibli, rivista di letteratura della migrazione, è quindi dedicato ai clandestini!
E’ dedicato a questi bambini, donne e uomini costretti ad abbandonare la propria terra e che trovano difficilmente accoglienza in altri paesi. Una recente legge italiana ha trasformato questi esseri umani in delinquenti. Sono iniziati i loro arresti, processi, condanne di tre, sei mesi, in attesa di essere espulsi in paesi dove alcuni rischierebbero la vita. La vita, l’hanno già rischiata attraversando il mare di Sicilia su imbarcazioni di fortuna! Su cento esseri umani che tentano la traversata tra Tripoli e Lampedusa quanti ne muoiono…. c’è un cimitero a Lampedusa dove ogni settimana vengono sepolti cadaveri di immigrati senza nomi. Sulle lapidi sono incisi spesso dei numeri. Morto in mare numero 100! Annegato numero 143! Numero 320! Numero 1559! Cadavere numero 16000… 30000!.
C’è un cimitero nel profondo degli abissi che è il mare di Sicilia, il Mar Mediterraneo, e che ogni tanto restituisce qualche cadavere anonimo intrappolato nelle reti di qualche pescatore di Mazara del Vallo.

In un recente film, “I love Radio Rock”, un ministro dichiara: “Quando un politico non gradisce qualcosa può inventare una legge per far diventare illegale quella cosa ed è questo il vantaggio di far politica”
Per chi non l’avesse visto il film è ambientato nel Regno Unito degli anni sessanta quando il rock, il blues erano considerati musiche dissolute ed erano bandite dalle radio locali.
Qualche “recalcitrante” attrezzò di emittenti delle navi appena fuori dalle acque territoriali britanniche e iniziò a diffondere le musiche del demone. Il successo fu immediato con decine di milioni di britannici sintonizzati clandestinamente notte e giorno. Il governo di Sua Maestà fece approvare una legge che considerava quelle radio illegali e i “recalcitranti” dei delinquenti. Il resto è storia nota, perché il rock è diventato parte della cultura universale, i suoi interpreti sono osannati come dei profeti, il loro prestigio gli permette persino di intervenire fuori dal mondo della musica e di poter influire sull’andamento del mondo.

Se mi è consentito il paragone il comitato editoriale si sente simile, non agli interpreti passati o presenti del rock ma all’equipaggio “recalcitrante” di Radio Rock –di cui si sono perse le tracce, perché il loro intento non era diventare ricchi o famosi ma difendere e promuovere la libertà di espressione culturale-. La nostra rivista continuerà a scrivere e a pubblicare di essere umani sfortunatamente privi di documenti! Alcuni di noi, di el-ghibli, sanno cosa vuol dire essere clandestini per aver vissuto questa condizione sulla propria pelle. Ai clandestini che hanno gettano l’ancora nel porto dell’al di là e a quanti approdati ma finiti sfruttati o morti dissanguati in cantiere edile o in una fonderie, che potrebbero chiamarsi Mose, Michael, Gabriel, Selasie, Maria, Ibrahim, Fatou, Jose… ci rivolgiamo con questi versi di Edgar Lee Masters1:
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom, Clancy e Charley,
l’abulico, l’atletico, il buffone,
l’ubriacone, il rissoso?
Uno trapassò in una febbre,
uno fu arso nella miniera,
uno fu ucciso in rissa,
uno morì in prigione,
uno cadde da un ponte lavorando
per i suoi cari –
tutti, tutti dormono, dormono,
dormono sulla collina.

E al regolare, al cittadino, al prete, al clochard, al politico e a tutti gli altri, ci rivolgiamo con le quartine di Omar Khayyam2 :
Poiché nient’altro che vento rimane di tutto quanto esiste.
E poiché la fine di tutte le cose è solo difetto e sconfitta,
Osserva bene: ogni cosa che esiste, in realtà è nulla;
Pensa bene: ogni cosa che è nulla, in realtà è tutto.

Cari lettori, permettetemi di insistere fino alla noia, ma quando gente come noi di el-ghibli, celebra la lingua italiana, la legge, la scrive e la diffonde umilmente all’estero, in quel momento (che per noi coincide con gran parte della nostra vita) sente e manifesta dei forti legami con l’Italia e le sue genti e vuole aderire alle sue gioie e alle sue disgrazie.
Attualmente giungono dall’Unione Europea e dall’ONU ammonimenti per le ripetute violazioni dei diritti umani: respingimenti di imbarcazioni di migranti verso la Libia di Gheddafi dove, lo scriviamo di nuovo, rischiano il carcere e le torture; legge che ha trasformato la clandestinità in reato; mancanza di soccorso in mare a centinaia di naufraghi con condanna a una morte certa; riduzioni dei diritti degli stranieri regolarmente residenti; gravi e ripetute discriminazione contro i rom, ecc.
Forse all’estero hanno una visione esageratamene cupa dell’Italia di oggi? O in realtà viviamo in un paese in cui gli ideali non interessano più, come sembrano confermare le parole del libro di Antonello Caporale3 nel libro: Mediocri. I potenti dell’Italia immobile. Baldini & Castoldi Dalai Ed. 2009. “Ai mediocri importa unicamente del presente, di preservarlo per garantirsi lo status quo. Mentre il talento innova ed espande, la mediocrità conserva e sclerotizza. Il mediocre non ha particolari istanze ideologiche a cui aderire, non si immette in alcuna grande narrazione: E’ un camaleonte, un hypokrites pronto a indossare il costume che meglio si adatta alla scena… Il potere si celebra nei privé, gli appalti si vincono nei salotti, le università radunano famiglie (padre, madre, figlio, figlia) e il Parlamento accoglie le favorite. Le more e pure le blonde… Questa Italia grassa e billionaire, dove la vita è sempre segnata da una griffe, dove i giovani senza talento sognano di diventare tronisti e i talenti veri sono costretti a fuggire…”.

Gli improvvisi cambiamenti sociali ed economici legati ai miraggi di una global
izzazione molto confusa portano con sé disagi esistenziali in Italia, come in tanti altri paesi ? Sembra rispondere Amin Maalouf 4, nel suo ultimo libro. Baldini & Castaldi Dalai 2009 Un mondo senza regole: “Siamo entrati nel nuovo secolo senza bussola.. Fin dai primissimi mesi, si verificano avvenimenti inquietanti che inducono a pensare che il mondo conosce un grave squilibrio finanziario, squilibrio climatico, squilibrio geopolitica, squilibrio etico.
E’ vero che si assiste anche, ogni tanto, a sconvolgimenti salutari insperati. Si comincia allora a credere che gli uomini, vedendosi in un vicolo cieco, troveranno per forza, come per miracoli, i mezzi per uscirne. Ma presto si producono altre turbolenze, rivelatrici di impulsi umani del tutto diversi, più oscuri, più familiari, e torna ad affacciarsi la domanda se la nostra specie non abbia raggiunto, in certo qual modo, la sua soglia d’incompetenza morale, se progredisca ancora, se non abbia iniziato un movimento di regressione che minaccia di rimettere in discussione ciò che tante generazioni successive si erano impegnate a costruire”.

Possiamo condividere o confutare le affermazioni di Khayyam, Caporale o Maalouf ma in ogni caso la tutela della dignità di ogni essere umano deve rimanere inviolabile. Non ci devono essere alibi come il colore della pelle, la religione, le differenze o le scelte sessuali, l’essere portatore di handicap o l’essere clandestino che tengono.

Bertold Brecht, uno dei più eclettici e illuminati pensatori del secolo scorso scrive:
< L’imbianchino dice:
“Quanti più cannoni saranno fusi
Tanto più a lungo durerà la pace.

A questa strega si dovrebbe dire:
Quanti più chicchi saranno seminati
tanto meno sarà il grano raccolto.
Quanto più vitelli saranno macellati
Tanto meno ci sarà carne sul mercato.
Quanto più neve si scioglierà sui monti
Tanto più aridi saranno i fumi.

Imitando Brecht, noi di El-ghibli aggiungiamo:
Allora potremo pensare:
Quante più parole saranno scritte e ripetute
tanto meno ci saranno storie da raccontare.

A questa strega si dovrebbe dire:
Quante più barche di immigrati saranno lasciate affondare
tanto meno immigrati ci saranno in Italia.
Quanti più immigrati verranno inghiottiti dal mare
tanto più ci sentiremo in sicurezza nelle nostre strade.

Buona lettura.

Pap Khouma

1 Edgar Lee Masters , poeta statunitense 1868/1950, Antologia di Spoon River, Einaudi a cura di Fernanda Pivano
2 Omar Khayyam matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano, 1048/1131
3 Antonello Caporale giornalista e scrittore italiano nato nel 1961
4 Amin Maalouf scrittore nato in libano nel 1949 e residente in Francia da oltre trenta anni, autore di L’identità e tanti altri saggi e romanzi indimenticabili.

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Anno 6, Numero 25
September 2009

 

 

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