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aunt jen

paulette ramsay

Aunt Jen di Paulette Ramsay
Heinemann, 2002
Traduzione di Velia Februari

10 Giugno 1971

Cara zia Jen,
ci sono talmente tante cose che mi frullano in testa che sento il bisogno di scrivere a qualcuno per sfogarmi. Sto ancora aspettando che le amiche mi rispondano e zio Roy sa già tutto quindi tu sei davvero l’unica a cui posso rivolgermi, per ora. La nonna dice che in realtà cerco solo un pretesto per scriverti.
Credo che Flour Hill stia cambiando. Non solo perché è morto zio Johnny o perché le mie amiche sono partite. A mettere tutto sottosopra sono le cose orribili che improvvisamente hanno iniziato ad accadere. La nonna dice che stiamo attraversando un momento buio e che passerà presto. Io spero che abbia ragione perché non possiamo resistere ancora per molto. La nonna dice che tutto è iniziato con la morte di zio Johnny e spera che Dio Onnipotente non voglia porre fine a tutto questo a spese di un’altra giovane vita. Sarebbe troppo crudele e doloroso.
Comunque è vero che alcune delle cose più strane e orribili successe a Flour Hill si sono verificate dopo la morte di zio Johnny. Mercoledì della scorsa settimana, Maas1 Beres è stato aggredito e quasi incornato a morte dal suo toro. La bestia ha fatto a brandelli tutti i suoi vestiti. Maas Beres ha dovuto correre per tutto il tragitto da Cane fino a casa, nudo come mamma lo ha fatto. Ha detto la nonna che non aveva mai visto niente di simile in tutta la sua vita. Dice che è un peccato perché Maas Beres è un uomo umile e gentile e non merita di subire una vergogna del genere. Quello stesso pomeriggio Maas Beres ha chiesto a Mr Whitelocke di portare il fucile e hanno abbattuto il toro. Maas Beres ha detto che non avrebbe potuto tenere quell’animale un giorno di più. Ultimamente non l’abbiamo visto spesso in giro. Dicono che non riesca a superare la vergogna. Il nonno dice che dovrebbe farsi subito una bella risata e gettarsi dietro le spalle tutta la faccenda perché a prenderla troppo sul serio rischia davvero di morire di vergogna. La nonna dice che il nonno fa presto a parlare visto che non è successo a lui. Credo che sia un colpo davvero duro da superare, perciò penso di capire come si senta Maas Beres.
Sono sicura di non averti raccontato di Miss Jane perché è accaduto subito dopo che è morto zio Johnny. Ero così triste per zio Johnny che non ho pensato davvero alla povera Miss Jane. La nonna dice che Miss Jane ti piaceva perché ti portava sempre le palline di tamarindo e le prugne cotte, tutte le volte che le cucinava. Dice che non ricorda il motivo esatto, ma Miss Jane aveva un debole per te perché una volta ti aveva persino regalato un gallo bianco a cui volevi molto bene. Ha sempre chiesto di te e ogni volta la nonna le ha detto che le mandavi i tuoi saluti anche quando non l’avevi nemmeno nominata perché è una vergogna che non ti ricordi di una persona che è stata così buona con te.
Be’, ti sconvolgerà sapere che Miss Jane è morta bruciata nel suo letto. La gente dice che stava leggendo la Bibbia sul letto con il lume acceso, si è addormentata e il lume si è rovesciato, dando fuoco al letto e alla povera Miss Jane. Dicono che le fiamme l’hanno ridotta in polvere. Miss Lize dice che nei suoi ottant’anni suonati non aveva mai visto nessuno bruciare come il legno o la carta. E come se la morte di Miss Jane non fosse abbastanza, la sera della veglia della nona notte, Raleigh, il becchino al funerale di zio Johnny, è caduto dall’albero del pane di Miss Jane e si è rotto tutte e due le gambe. Ed è ancora in ospedale con i piedi legati alle colonne del letto – almeno è quanto ho sentito. È stato fortunato perché come dice la nonna rompersi un osso è sempre meglio che morire.
Be’, la morte di Miss Jane è stata orribile, il toro inferocito uno scandalo e la situazione di Raleigh molto grave (e secondo la nonna anche buffa perché quell’uomo doveva essere proprio fuori di testa per trovarsi sull’albero del pane nel bel mezzo della notte a prendere ciò che non gli apparteneva). Ma quando ti avrò raccontato cosa è successo ieri a Flour Hill penso che rimarrai a dir poco impressionata. In effetti, secondo me salterai sul primo aereo per venire a vedere cosa sta accadendo nel tuo vicinato e per essere sicura di vedere i tuoi vecchi genitori prima che succeda qualcosa a loro (o a me).
Ieri sera c’è stato il funerale della figlia di Miss Clara – Clara dei pascoli Bowen, non Clara dell’incrocio. Non sappiamo con certezza cosa le sia successo, ma sembra che sia andata a Lucea per partorire e che sia morta prima che il bambino fosse nato. A ogni modo, ieri, mentre stavano portando la salma dalla chiesa dell’Esercito della Salvezza al cimitero, nello scendere dalla collina hanno perso il controllo del carro funebre che si è schiantato contro il grande susino vicino al nostro cancello. Il colpo è stato talmente forte da far saltar fuori la bara, che è andata ad atterrare su di un lato proprio in mezzo al nostro cancello. E questo non è ancora nulla! La bara si è spalancata e tutti hanno iniziato a urlare a squarciagola. Alcuni sono corsi via e la moglie del maggiore Rankine ha iniziato a gridare: «Demoni infernali! Demoni infernali! Tornate nelle tenebre!». E le sue urla si sono fatte più forti quando dalla bara sono iniziati a rotolare fuori oggetti di ogni tipo – forbici, una scopa, ago e filo, pannolini, biberon, spille da balia, olio d’oliva, boccette di altri oli e un mucchio di altre cose che non riuscivo a distinguere. Quando gli oggetti hanno smesso di uscire, tutti hanno improvvisamente smesso di gridare e strepitare. La gente stava a guardare chiedendosi se sarebbe caduto anche il corpo. Tutti aspettavano già da mezzo minuto, quando Miss Clara si è gettata a terra e ha iniziato a rotolarsi e a gridare. Alcuni uomini sono corsi a risollevare la bara e a rimetterci dentro gli oggetti caduti. Mrs Rankine ha detto: «Gesù Cristo, risuscitatore di Lazzaro, dicci cos’è tutto questo! Liberaci dal male. Tornate nelle tenebre demoni infernali!». Be’, probabilmente i denti di Mrs Rankine non potevano reggere tutta quella pressione e al momento di ripetere «Tornate», le sono schizzati fuori dalla bocca e sono atterrati proprio sul mucchio di oggetti caduti dalla bara. Pensavo che Mrs Rankine sarebbe corsa a raccoglierli, invece si è tirata l’uniforme bianca dell’Esercito della Salvezza sopra le ginocchia ed è corsa via urlando: «Scialvami Gesciù, scialvami!». Era impossibile raggiungerla perché correva veloce come un fulmine.
Alcune persone sono scappate in casa nostra e la nonna ha gridato: «Non osate portarla dentro, non osate». Il marito di Miss Clara ha alzato la moglie da terra dicendole di smettere di rendersi ridicola e di sbrigarsi a finire il funerale. Quando hanno finito di raccogliere tutto e di rimetterlo dentro la bara, l’hanno caricata di nuovo sul carro e hanno deciso di spingere la macchina fino al cimitero. Senza recuperare i denti di Mrs Rankine, però. Il tenente ha detto: «Signore e signori, manteniamo la calma. Quello che è successo è una cosa terribile, ma non dobbiamo darla vinta al demonio. Daremo a questa giovane donna una sepoltura appropriata. Ora smettete di piangere e lamentarvi e finché non arriviamo al cimitero intoniamo insieme “We are marching to Zion”».
Be’, la nonna si è tolta guanti e cappello e ha detto che per lei quello non era un funerale. Zia Sue l’ha seguita in casa a prendere cherosene, fiammiferi, rum bianco, sale e la bottiglia di acqua santa della nonna da cospargere sul luogo dell’incidente e insieme hanno dato tutto alle fiamme. La nonna dice di non volere più disgrazie nel suo cortile. Non vuole che il male evocato da questi fatti ci perseguiti. Quando tutta l’erba intorno aveva finito di bruciare, zia Sue è andata a prendere l’incenso e lo ha acceso in un barattolo di Ovomaltina e ha iniziato a girare e girare intorno alla casa.
È stata la cosa più orribile che abbia mai visto in vita mia. Pensavo che nelle bare ci fosse solo la salma del morto. La nonna dice che così dovrebbe essere, ma alcune persone hanno delle idee stupide riguardo a oggetti particolari da mettere nella bara con la persona morta. Quando la nonna era giovane, se una donna moriva di parto si diceva che era morta infelice e perciò si dovevano mettere nella bara gli oggetti del bambino e altre cose a tenerla occupata perché non tornasse a cercare il figlio. Dice che non sa perché la gente faccia queste cose ancora oggi, ma è così che va la vita. Dice che Miss Clara non è rimasta male che la bara sia caduta, ma si è vergognata che tutti abbiano scoperto cosa aveva fatto in segreto. Ha detto che per me deve essere un avvertimento che tutte le cose tramate nell’ombra prima o poi escono allo scoperto. Dice che Miss Clara è una donna casa e chiesa che va a messa tutte le domeniche che Dio manda in terra a fare la predica e a scacciare il demonio, quindi tutto sommato non aveva ragione di immischiarsi in faccende del genere. Dice che quelle cose appartengono al regno delle tenebre e che i cristiani devono tenersene alla larga. Be’, io ero un po’ confusa e ho chiesto se anche quello che avevano fatto lei e la zia con l’acqua santa e il fuoco apparteneva al regno delle tenebre, ma lei ha risposto di no, quello era solo esorcizzare il male. Le ho detto che pensavo si dovesse pregare per esorcizzare il male e lei ha risposto di sì, ma anche quelle cose aiutano.
Spero che questa lettera mi aiuti a cancellare dalla mente quella scena orribile. Di solito scrivere mi aiuta a scacciare i brutti pensieri. La notte scorsa non ho dormito perché continuavo a vedere gli oggetti cadere uno a uno dalla bara. La nonna dice che la cosa peggiore è che sia successo vicino al nostro cancello, come se lei non avesse già abbastanza preoccupazioni nella vita. Se zio Johnny fosse vivo si sarebbe fatto una bella risata. Il nonno dice di non sapere se Miss Clara riuscirà mai a gettarsi tutto dietro le spalle perché è peggio di quel che è successo a Maas Beres. Io spero solo di dimenticarmene al più presto perché la notte ho bisogno di dormire.
Scrivimi, e raccontami cosa ne pensi di tutto questo. Sono sicura che non riconoscerai la Flour Hill che conosci.
Aspetto con ansia una tua risposta,
Sunshine

P.S. Credimi zia Jen, se questi fatti continuano ad accadere, questo posto ti sembrerà proprio proprio strano quando lo rivedrai.

30 Giugno 1971

Cara zia Jen,
oggi sono rimasta seduta a pensarti per lungo, lungo tempo. Ho pensato a quanto è strano che tu sia mia madre e io tua figlia e che tu sei laggiù e io qui e che non ci conosciamo e che se io venissi in Inghilterra o tu in Giamaica ci passeremmo accanto, tu senza riconoscermi e io senza riconoscerti… Ci passeremmo accanto senza sapere che siamo carne della stessa carne e sangue dello stesso sangue. È davvero molto strano.
Ho provato a immaginarti nella tua casa in Inghilterra. Sono riuscita a malapena a vedere un corpo. Era un corpo come quello della nonna, ma più giovane. O come il mio, ma più vecchio. É molto difficile pensarti nella mia mente. Non riesco a vedere un viso. Io ho provato a immaginare il viso di una donna che assomiglia a zio Roy e zio Johnny ma non ha funzionato. Ho provato a immaginare una donna che mi assomiglia, come ha detto zio Eddy, ma nemmeno questo ha funzionato. È come cercare di vedere il mio viso in uno specchio sporco. Spero ancora che tu mi mandi una fotografia.
Tua figlia
Tua fi
Sunshine

1Maas, Master, padrone. [N.d.T.]

La traduttrice desidera ringraziare Paulette Ramsay e Ed Glover della Pearson Education. The translator wishes to thank Paulette Ramsay and Ed Glover from Pearson Education.

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Anno 5, Numero 23
March 2009

 

 

 

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