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Non c’era nulla di semplice
neanche allora
undicenne affamata
della rorida perfezione
dell’Alhambra, del muschiato torso
di stelle del football, l’antico Egitto e i popolosi imperii
marini di Jacques Cousteau, i bazar nell’India Mughal, la sacra immersione
nel cioccolato Cadbury Cinque Stelle, Kanchenjanga, baci più blu
dell’Adriatico, macchia miele del sole
sul muro del tempio, un Partenone cosparso di luna, correnti d’aria nordiche
nei castelli scozzesi. L’ansia da dio bambino
di mettere un universo
in bocca a qualcuno.
È qui di nuovo
Il desiderio
il più intenso
mai provato
celebrato da romanzi rosa tascabili
nelle edicole alla stazione, dai poeti nelle segrete
di Toledo, dai bardi che cantano suadenti l’eternità
e il tuffo al cuore su radio FM
nel traffico di Bombay
Uno sfare
Un disfare
crudo
crudo
Bisogno feroce
Come un monsone.
Queste tre traduzioni di poesia contemporanea indiana in inglese sono state eseguite nell’ambito del Master di secondo livello in traduzione di testi postcoloniali dell’università di Pisa, che da tempo collabora con la nostra rivista. Ringraziamo le autrici, e le traduttrici, per avere gentilmente concesso l’autorizzazione a pubblicarle.