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una primavera dal paradiso

mahbubeh ebrahimi

È arrivata la primavera, ma
Se ne va dove più le piace
Ragazzi! Anche questa terra spensierata
S’è allontanata dove meglio l’aggrada

Qualcuno però è tornato da una strada lontana
Stanco come voi, col fardello in spalla
Compra da voi dolci e dolori
Ragazzi! Ragazzi venditori ambulanti!

Ha portato fiori e dolci e canzoni
La primavera che è giunta dalla strada
Come ogni anno è rimasta ad aspettare
Dietro alle porte dell’accampamento

E Dio, ragazzi, per voi
Coglierà una primavera dal cielo
Quella primavera rimarrà con voi
E costruirà, mattone su mattone

Fatto ciò, sarà stanca
Passeranno anni senza ricordo della primavera.
Che Iddio dopo ciò non porti
Ai ragazzi solo il ricordo della primavera…

Traduzione di Anna Vanzan

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l'ultimo uccello

mahbubeh ebrahimi

Deve proprio essere innamorato
per non aver capito che è arrivato l’inverno
un coraggioso
che non ha consegnato
le sue ali al vento
[l’autunno era giunto al lago per l’ultimo bagno]
È ancora estate
sotto le mie ali calde
ho sistemato il pulcino fra le canne
e sono balzata via a cercare i chicchi…
Fortunati gli inconsapevoli
il coraggioso
che non s’è accorto dell’arrivo dell’inverno
A frotte
sono giunti ai luoghi delle acque calde
In questo canneto freddo
l’ultimo uccello
è forte del suo amore.

Traduzione di Anna Vanzan

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Anno 5, Numero 22
December 2008

 

 

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