El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

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elvira mujcic

La panchina si è spostata
ohhhh, sono caduta sulle foglie gialle
di questo autunno non percepito.
Aligi recitava poesie,
Fiore inseguiva il vento.
Le idee nel vortice
Aligi mi ha aperto il cranio,
ha buttato i miei pensieri
dritto in faccia a Fiore.
Si è aperto lo spazio immenso,
l’infinito ci ha inghiottiti.
Non potevamo cessare la risata.

Poi le porte chiuse,
lucchetti serrati,
la voce di Aligi sorda,
il volo di Fiore spezzato.
Le vie molto illuminate,
persone appariscenti,
gambe splendenti,
spalle addobbate,
sorrisi forzati,
ipocrisie sui muri.
E noi nella luce differente,
fuori dalla città,
lontano dalle nostre falsità.

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elvira mujcic

Letti da rifare,
ore da seguire
sbattendo contro la circolarità,
urtando gli angoli spigolosi
di questo cerchio di esistenza.
Tu dove sei?

Ritmi inquietanti
della musica sulla parete,
stasi permanente
del cuore sul davanzale.
Com’è successo?
Quale momento?

Corse da competere,
vite da portare in me,
amori da smacchiare,
lui da restaurare.
Perché è accaduto a te?

Vite da arrotolare,
inserire nelle convenzioni,
ruoli da stabilire,
recitare con impeto,
maschera da vestire,
trucchi da usare
per padroneggiare il tempo.
Ti hanno fatto male?

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Anno 3, Numero 14
December 2006

 

 

 

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