El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

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pap khouma

Cari lettori,
finite le vacanze che spero siano state propizie per tutti, ecco di nuovo la vostra rivista sempre più richiesta e consultata, sia in Italia sia all’estero da atenei e anche da singoli lettori.
I tempi stanno migliorando per la “letteratura della migrazione”. Un vento propizio e caldo come quello di El-Ghibli, per usare una metafora, sta soffiando e non sembra fermarsi. La “letteratura nascente”, come ama definirla Raffaele Taddeo, è davvero nata, è cresciuta in questi anni e sta per diventare “letteratura maggiorenne”.

Certamente anche voi vi siete abituati ad incontrare spesso nelle piazze delle nostre città dal nord al sud, quei ragazzi quasi tutti senegalesi, delle “librerie ambulanti” a scala ridotta, che propongono diversi titoli scritti direttamente in italiano da africani, sudamericani, asiatici... Alcuni testi sono di ottima qualità. Sono pubblicati da cosiddetti piccoli editori che hanno sempre creduto nelle “capacità” di quei narratori (per lo più) di lingua madre diversa da quella di Dante.

E finalmente, dopo un periodo di incomprensibile indifferenza, le grandi case editrici italiane si stanno risvegliando. In questi due/tre anni hanno pubblicato vari titoli. Le librerie espongono in maniera ben visibile i testi della “letteratura della migrazione”. Per fortuna, anche i lettori rispondono positivamente.
Durante quest’estate l’opera di Amara Lakhous: “Scontro di civiltà a Piazza Vittorio” era tra i dieci libri più venduti in Italia. Ricordo ancora che all’esame di maturità dello scorso anno scolastico sono stati scelti ottimi testi di Christiana de Caldas Brito e di Julio Monteiro.
E inoltre la scorsa settimana, al Festivaletteratura di Mantova, Tahar Lamri, Igiaba Scego, Christiana de Caldas Brito, Gezim Hajdari, Hamid Ziariati e il sottoscritto… sono stati invitati a presentare i loro libri insieme a libri di autori del calibro di Vincenzo Consolo, Dario Fo, Amartya Sen, Tahar Ben Jelloun e tanti altri.
Ma guai a montarsi la testa, perché c’è ancora tanta, tanta strada da percorrere. E poi nella storia della letteratura italiana ci sono già stati illustri autori arrivati da lontano. Cito soltanto Vladimir Scerbanenko, detto Giorgio Scerbanenco - nato a Kiev nel 1911 da padre ucraino e da madre romana e morto a Milano nel 1969 - considerato il padre del giallo italiano.
In ogni caso, siamo riconoscenti ai tanti pionieri, donne e uomini che con fatica ma con efficacia organizzano ancora dei concorsi per promuovere la “letteratura nascente”. Qualche esempio: Eks&Tra, Concorso Letterario Multilinguistica, La Biblioteca di Babele, Traccediverse Edizioni, Lo Sguardo dell’Altro, Immicreando 2006, Concorso di scrittura, Popoli in cammino-Marenostrum, ecc…
Cari lettori, vi lascio scoprire i testi del numero di questo mese.
Grazie e buona lettura.

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Anno 3, Numero 13
September 2006

 

 

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