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L’amaro sapore dei sogni
tornerà per darti una ragazza
dai capelli sciolti
che tiene il conto dei giorni che passano.
Spogliati di te
e lei verrà a vestirsi
coi fianchi, gli occhi e i gesti
che erano sul tuo cammino
in quell’estate dell’ottantadue.
Guarda i meli d’inverno.
Sono secchi, con grandi lamenti.
I tuoi nipoti fissano gli occhi azzurri nel mio volto.
La mia testa
ieri dorata
domani sarà come la neve.
Qui c’incontrammo
in questo stesso giorno.
Mille notti fa.
Lettore di libri inutili
guarda il tuo ventre adiposo
e le mani corrose dall’artrite.
A che servirono
le ore sprecate in cerca
di una bellezza di carta e parole?
Non sarebbe stato meglio
assaporare, ora che ti perseguita,
gli aromi che offriva da giovane.
La vecchia sdentata non darà più niente di sé
e neppure tu, ora che lamenti
giorni e mesi di traffici
con libri e metafore.