Nota biografica | Versione lettura |
Denkenesh, la meravigliosa.
Cari lettori,
El-Ghibli, compie due anni!
Prima di presentarvi, come di consueto, gli ospiti di questo numero e
darvi dei dettagli sull'evento culturale "Evocamondi" - organizzato
dalla rivista a Bologna durante il mese di luglio - vorrei parlarvi di
un libro appena uscito, Eva era africana, del Premio Nobel per la
medicina Rita Levi-Montalcini, Gallucci edizioni.
Il libro è
scritto per esaltare la dignità delle donne e delle antiche culture
africane. Intento veramente nobile, anche considerando che la signora
Levi-Montalcini ha creato una Fondazione che porta il suo nome per
favorire l'emancipazione delle ragazze africane attraverso l'istruzione.
Purtroppo Eva era africana, un'opera divulgativa rivolta ai
giovanissimi, è piena di svarioni.
E' un peccato, perché il libro - incantevole nella parte più difficile
che tratta l'origine della specie umana, delle regine d'Africa, dei
nostri antenati comuni (di Lucy, la nostra progenitrice, che le
popolazioni dell'Etiopia, dove è stata rinvenuta, chiamano Denkenesh,
cioè la meravigliosa) - diventa carente e costellato di dati erratti
quando affronta la parte più facile: la storia dell'Africa odierna.
E certamente la responsabilità va imputata all'editore. E né la
signora Rita Levi-Montalcini, né le donne africane, né nessun lettore si
meritano uno "sgarbo" tanto grossolano.1
Ancora quest'anno, organizziamo la secondo edizione di "Evocamondi, il
viaggio e l'incontro", festival di narrazione e di musiche! Si terrà il
2 - 3 - 9- 10 luglio a San Marino di Bentivoglio (Bologna), nella Villa
Smeraldi del Museo della Civiltà Contadina in Via San Marina, 35. "Lo
scopo è immergersi nelle storie degli "altri" e intraprendere il
viaggio dell'incontro, correndo sul filo rosso di una tradizione che,
invisibilmente, unisce e appartiene a tutte le culture del mondo". Sono
previsti spettacoli e performance di artisti, cantautori, intelletuali
arabi, italiani, africani. Per il programma completo della
manifestazione, consultare la sezione "Notizie" della rivista.
Cari lettori, ci scusiamo con voi perché la nuova "Sezione
internazionale" - testi tradotti in francese, inglese, arabo e spagnolo
- preannunciata per questo numero è stata rimandata a settembre, per
questioni tecniche. Ma in questo numero troverete gli interventi fatti
dal Premio Nobel Dario Fo e dalla docente Itala Vivan durante la
presentazione di El-Ghibli a Milano, nel mese di febbraio di questo
anno.
Ospitamo i testi dei poeti e degli scrittori Sipho Sepamla,Vesna Stanic,
Alessandro Ghebreigziabiher, Chica Unigwe, Barbara Punhosel...
Grazie ancora per la vostra attenzione
e buona lettura.
Pap Khouma
(1)Il libro prende in considerazione quattordici i paesi
africani.
La mia attenzione è stata inizialmente attirata
dall'errore che contiene la scheda tecnica sul Ruanda a pagina 63. La
popolazione di questo piccolo paese di soli 26.340 km2 è stata
"gonfiata" a 75 milioni di abitanti, mentre bastava consultare il primo
atlante a portata di mano per scoprire che la cifra esatta è 8 milioni e
272mila abitanti.
Il Senegal e il Burkina Faso (pag. 51 e 65) sono descritti come paesi
dove le sole religioni presenti sono islam e culti animisti. In Senegal
gli animisti, con il dovuto rispetto, sono soltanto l'uno per cento
della popolazione mentre i cristiani sono più del cinque. In Burkina
Faso, i musulmani rappresentano la minoranza, il ventotto per cento,
mentre il settantadue per cento della popolazione è composto da
cristiani e da animisti. E ancor più grave, le lingue autoctone di Mali,
Burkina Faso, Costa d'Avorio, Camerun, Senegal, Zimbabwe sono definite
"dialetti locali" come ai tempi bui della colonializzazione europea.
La Costa d'Avorio viene cos? descritta: "uno dei paesi africani più
prospero, grazie alla stabilità politica...". Ma la Costa d'Avorio vive
da ormai tre anni una guerra civile! E la notizia è spesso riportata dai
giornali.