Nota biografica | Versione lettura |
1
Penso Dona Maria Alegria
con le edere
le idee che sono viaggi
senza visi da ricordare;
una parola, una sola
come paraguas o solitudine
per smontare il tormento
del quotidiano.
2
Perché ci sei tu che passi
con i tuoi passi
di granchio o aquila
non aspettarmi
sulle scale,
in fila come i gufi nella notte.
La città è un'alba costante
e io non sono di aurevoir,
né immensa come tu mi ascolti.
Solo non aspettarmi,
giuro che non ti perdo
e nemmeno ti prendo.
Questi baci rimangono.
Fantasmi o ponti mossi.
3
Mappa di un corpo
che culla e ci esplora
e implora
geografia di percorsi
docili e indomabili.