Nota biografica | Versione lettura |
Racchiusa tra le due scure braccia montuose, la piccola insenatura di S.Pedro se ne stava lì, tutta sola, a contemplare se stessa, in quei suoi tre chilometri scarsi di lunghezza... Aires, vedendola per la prima volta, ebbe la sensazione che quell'angolo di mondo gli fosse sempre appartenuto... Tutto era come se lo era sempre immaginato!
La pioggia e un piccolo veliero, distesi sul grigio unico del mare e del cielo, si narravano chissà quali straordinarie o, forse, drammatiche storie accadute in quell'abbraccio di terra. Le onde e gli scogli, nell'eterno gioco delle forze, si davano tremende spallate e... le onde partivano da lontano, si caricavano e si scaricavano sugli scogli che se ne stavano rocciosamente fermi a ridacchiare di quel millenario solletico che le onde... "Prima o poi dovrete cedere!!". Dall'alto delle loro bizzarre chiome, insieme all'Harmatan, vento caldo dell'Africa, quindici cocchi ridevano con doveroso rispetto. E mentre ridevano si contornavano di un sottile filo d'oro, disegno questo di quell'eccentrico e sferico pittore che, ogni giorno sbucando, quasi con un fare indifferente, da dietro i monti di S. Pedro, ha sempre avuto l'abitudine di portare subito la punta dei suoi pennelli prima sulle quindici palme in questione e poi su tutto il resto.
E il paradiso grigio, in men che non si dica, grazie ad un semplice baluginare di luce, fu ridipinto con tutti e sette i colori dell'arcobaleno che, ora, se ne stava tra cielo, mare e terra a guardare quell'unico posto dove né lui, né la luce del sole erano ancora riusciti a toccare: una cavità nascosta tra le rocce che scendevano fino a bagnarsi nel mare. In questo punto venne a confluire anche l'attenzione di Aires... Non c'erano altre cavità! Quindi era quello il luogo di cui sua madre gli aveva parlato! Si avvicinò rapido, come rapidamente si avvicinarono i raggi del sole... L'arcobaleno rimase a debita distanza, comunque rapito! La cavità si presentava scura, umida e cruda. L'acqua del mare vi entrava appena insieme ad una decina di granchietti che forse si andavano svegliando in quel momento allertati dall'anomala presenza del ragazzo... Che non era però il primo a farle visita. Infatti un'asse di legno era inchiodata su di una parete, e altre assi si sparpagliavano qua e là sulla piccola spiaggetta! Aires sorrise... Quella era la piccola "casa di acqua", la casetta in riva al mare e rifugio, una volta, di una bambina, sua madre...
Il ragazzo si sedette sull'uscio della cavità e da li lanciò, soddisfatto, uno sguardo su quel piccolo universo fatto anche di piccole imbarcazioni e casette basse e colorate... erano ad un paio di chilometri di distanza, cosicché poteva permettersi di fare tutto quello che voleva, anche urlare a pieni polmoni tutta la sua gioia. E per qualche eterno secondo la sua voce e quella della natura circostante parlarono la stessa meravigliosa, potente, vera, selvaggia e armoniosa lingua.