El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

Versione Originale | Nota biografica | Versione lettura |

insegnamento del re solomone al principe menelik

gebre eyasus gorfu

(Nei secoli sono state narrate molte storie sulla saggezza di re Salomone. Questa leggenda etiope narra di una lezione molto importante che si dice il re Salomone abbia impartito a suo figlio, il principe Menelik, quando il giovane si era recato a trovare il padre a Gerusalemme).


I.

Il principe Menelik aveva quindici anni quando ottenne il permesso da sua madre, la regina di Saba, di compiere un viaggio in Israele per andare a trovare suo padre, il re Salomone, del quale aveva sentito raccontare cose meravigliose, ma che ancora non aveva mai incontrato. Il viaggio richiese diversi mesi di preparazione, e fu allestita una carovana di molte centinaia di cammelli, cavalli, muli e asini. Alla fine, il giovane principe partì alla volta di Gerusalemme con un imponente seguito di valletti, servi e schiavi. Il principe Menelik era inoltre accompagnato da cinquecento giovani accuratamente selezionati, alcuni dei quali erano suoi cugini, nipoti e amici intimi, mentre altri erano figli di governatori, comandanti e autorità del paese.

Una volta giunti a Gerusalemme, vennero ricevuti dal re Salomone con tutte le cerimonie dovute a un principe ereditario, poiché era ben noto che al suo rientro in Etiopia il principe Menelik sarebbe stato incoronato re e avrebbe ereditato il trono di sua madre, la regina di Saba. E Salomone approfittò della visita per conoscere suo figlio e per istruirlo sulle cose del mondo, sull’arte di reggere le redini dell’impero e sul modo migliore di portare il fardello della regalità. Quella che segue è una leggenda e una storia sopravvissuta ai secoli e giunta fino a noi.

Si narra che una volta il re Salomone chiese al giovane Menelik se avesse un amico sincero, e il giovane rispose che certamente aveva molti buoni amici. Allora il re gli chiese di scegliere il migliore fra loro per decidere chi fosse il vero unico amico.
Senza troppa fatica, Menelik scelse quello con cui aveva frequentato la scuola tradizionale, un amico che lui considerava davvero quello più vicino, e ne fece il nome al re suo padre. Re Salomone invitò allora Menelik e quell’amico ad assistere alla sua udienza e unirsi a lui per la colazione della mattina seguente.

Dopo le consuete cerimonie mattutine di palazzo, il re invitò i due giovani all’intimità della mensa del mattino dietro le cortine chiuse, e si ritirò alla propria tavola privata, poiché i regnanti non devono mai essere visti mentre mangiano. Tra pane appena sfornato, latte, frutta fresca e agnello arrosto, c’era un piatto con tre uova fritte. Il re aveva incaricato un suo servitore di assistere i ragazzi durante il pasto. Mentre i giovani consumavano la colazione, il servo stava in un angolo evitando il loro sguardo e fingendo di distogliere gli occhi, ma assorbendo ogni loro parola, suono e gesto. In realtà, era gli occhi e orecchie del re. I ragazzi si spartirono il cibo e mangiarono a sazietà fino ad arrivare al piatto con le tre uova. L’amico prese un uovo e assicurò che si sentiva davvero pieno e che non sarebbe riuscito a mangiarne più di uno. Insistette affinché Menelik mangiasse anche il secondo uovo. Dopo qualche resistenza, Menelik alla fine fece quanto richiesto e mangiò due uova mentre l’amico ne ebbe uno soltanto.


II.

Dopo colazione, il servo riferì al re Salomone ogni parola e ogni suono di quanto accaduto al tavolo della colazione. Più tardi quello stesso giorno il re chiamò Menelik al suo cospetto e in privato gli disse, “Menelik, hai un amico molto cortese che si preoccupa per te. È un buon amico, e lo apprezzo molto. Sarà per te un suddito leale, ma non è il vero amico. Vorrei sapere se c’è qualche altro giovane che consideri tuo vero amico. Se hai un amico del genere, portalo domani mattina a colazione.” Il giovane Menelik rifletté a lungo e intensamente e alla fine decise chi avrebbe portato a colazione al palazzo del re il giorno seguente. Questa volta scelse un altro amico molto intimo, il figlio del consigliere della regina. Menelik lo teneva in grande considerazione. Si conoscevano da quando erano bambini, ed erano cresciuti insieme. Di sicuro, pensò Menelik, lui è un vero amico per me.
Il giorno dopo lo scenario era il medesimo. Pane appena sfornato, latte e frutta fresca in abbondanza, porzioni di agnello arrosto, e le tre uova fritte. Questa volta, dopo aver preso un uovo, Menelik offrì il secondo all’amico. L’amico rifiutò con poca convinzione, ma non discusse nemmeno troppo quando Menelik insistette per farglielo prendere. L’amico prese il secondo uovo, mentre il principe ne ebbe uno solo. Il servo che assisteva i ragazzi durante la colazione andò poi a riferire al re quanto era accaduto.
Dopo colazione, il re Salomone chiamò il figlio e gli disse, “Questo tuo amico, da quanto ho sentito, è il figlio del consigliere della regina. È un giovane molto ambizioso, ed è giusto che sia così. Può darsi che sia tuo amico, ma non è il vero amico. Se gli si presentasse l’occasione, non esiterebbe ad approfittarsi di te. Dovresti stare sempre in guardia, e non offrirgli mai l’opportunità di farlo. Può diventare un suddito utile, ma ti potrebbe tradire con altrettanta facilità. Amici di questo genere sono molto pericolosi. Vanno sorvegliati con grande attenzione. C’è qualcun altro che consideri un vero amico? Se c’è, vorrei che lo portassi a colazione domani mattina.
Questa volta Menelik non dormì quasi tutta la notte, cercando di decidere chi portare a colazione la mattina seguente. La cosa andò avanti per diversi giorni, e alcuni amici insistettero affinché Menelik mangiasse l’uovo rimanente, mentre altri presero l’uovo. Alla fine, dopo circa una settimana, Menelik decise di portare un amico, non così intimo come i precedenti, ma un ragazzo cordiale che aveva sempre mostrato grande rispetto sia a lui che a tutti gli altri giovani, e che era anche molto amato e rispettato dalla maggior parte di loro. Non discendeva da una lunga progenie di nobiltà. Era infatti risaputo che suo padre, benché fosse diventato un rass, era figlio di un semplice contadino. Aveva dimostrato grande valore in diverse battaglie e condotto le sue truppe a molte vittorie. La sua ascesa dai ranghi era avvenuta alla velocità di una meteora, fino a diventare già in vita un generale leggendario.


III.

Una mattina Menelik condusse questo giovane a palazzo per colazione. La tavola era apparecchiata come le precedenti mattine: pane appena sfornato, latte, frutta fresca, tagli scelti di agnello arrosto e le onnipresenti tre uova fritte. Menelik propose al giovane di mangiare due uova mentre lui stesso ne avrebbe preso uno, ma lui rifiutò dicendo che avrebbe preso solo un uovo, e Menelik avrebbe dovuto prenderne due. Continuarono a discutere per un po’ e nessuno dei due voleva cedere finché alla fine decisero di tagliare a metà l’uovo fritto e dividerselo equamente. Ma il tuorlo avrebbe potuto versarsi, e non è facile tagliare un uovo a metà. Decisero allora di tagliare l’uovo tenendolo su una fetta di pane, in modo che se e quando il tuorlo si fosse sparso, sarebbe stato assorbito dal pane. E così fecero. Si divisero non solo l’uovo, ma tagliarono in due parti uguali anche la fetta di pane che aveva assorbito il tuorlo e se la divisero equamente. Così terminò la colazione…
Dopo colazione il valletto si recò a udienza privata dal re Salomone e fece un resoconto completo di quanto aveva visto e udito. Il re fu molto contento del racconto. Quella sera, chiamò il figlio, il principe ereditario Menelik, e gli disse: “Il giovane con il quale hai fatto colazione questa mattina è il vero amico. Non si approfitterà di te, e non permetterà che tu ti approfitti di lui. Puoi fidarti completamente di un uomo simile e condividere con lui i tuoi pensieri più segreti. È molto difficile trovare un amico del genere. Accoglilo nel tuo cuore e trattalo con cortesia e gentilezza. Se coltivi con cura l’amicizia di quest’uomo, egli diventerà la persona più importante della tua vita.”

(Traduzione di Laura Prandino)

Inizio pagina

Home | Archivio | Cerca

Archivio

Anno 0, Numero 2
December 2003

 

 

 

©2003-2014 El-Ghibli.org
Chi siamo | Contatti | Archivio | Notizie | Links