El Ghibli - rivista online di letteratura della migrazione

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esiliato

hisham matar

Per non esser troppo ovvio
provò con Glasgow
e con l'arte d'essere scozzesi.
Sul muro appese Guerre
Mondiali in bianco e nero:
sciocche piccole vedute di dune nel deserto,
blu marocchini ingrigiti e prostitute dagli occhi bistrati,
mezzi sorrisi, fumo di canna, a chiedersi l'un l'altra:
«Cos’ha portato qui quel bianco, l'amore o il dolore?»

Quando parla è una locomotiva, una Lady of Lynn,
schizza nel buio dentro lunghe gallerie,
violando il cuore dei monti,
furioso di corsa e di fumo, poi,
d'un tratto e senza rimorsi,
la furia svanisce e tu sei lì, fradicio
nel caldo e assoluto silenzio della sua chiarità.
Ma prima che ti rilassi lui sguscia via,
troppo vicino al ciglio di lagune di luce.

Bestemmia gli dei e tutti li ama.
Ti imbarazza succhiando forte gamberi
del golfo arabo, al ristorante di Glasgow, poi bercia:
«Che stronzi! Guarda che furto!
Lo stipendio di un povero diavolo. Li prendevamo
a secchi, in Kuwait, poi sedevamo
in spiaggia a far scempio di quei dannati cosi.
Il pene ti si svegliava e ti restava
duro come roccia tutto il giorno, tanto erano buoni!»

Butta indietro la testa e ride forte.
Il cameriere abbassa gli occhi quando lo fissi,
tremante di rabbia per come ha guardato il mio amico,
il principe d'Egitto, il maniaco copto,
il mio magnifico pazzo fratello.
Usciamo, lo schiaffo del freddo.
Si rifiuta di mettere la giacca.
Insicuro di tutto, fa la parte della guida,
mi mostra la città come se già non fosse lì.

Non dice nulla dei palazzi di pietra scuriti dal fumo,
nulla dell'uomo che piscia nell’angolo,
nulla di sua moglie prima di incontrarla,
nulla del loro bambino,
ricorda solo la madre,
nei giorni prima che morisse,
i fratelli in California,
suo padre e quel mattone di libro che gli aveva dato,
«con la foto di quello stronzo di Marx in copertina».

Aveva fatto feste come un bambino al mio arrivo,
non aveva nulla dell'umidità che gli aeroporti ci danno;
quando me ne andai taceva,
sembrava, per la prima volta, suo padre.

traduzione Ilaria Rigoli

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la quiete del pescatore

hisham matar

La quiete del pescatore
più che su di lui
sta sul pesce.

La quiete del pescatore
più che su di lui e sul pesce
sta sul fiume.

La quiete del pescatore
più che su di lui, sul pesce e il fiume,
sta sul cielo e sugli alberi e sul fiato del tempo sotto cui stiamo tutti.

traduzione Ilaria Rigoli

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l'erede della terra

hisham matar

Per tutto il giorno guardo farfalle,
Esperidi, Papilionidi,
Pieridi, Licenidi e Blue Morpho:
la falena Chrysiridia del Madagascar.
Tutte immobili. Senza volo.
Creature di burro.

E ogni volta mi preparo,
se per caso chiedessero il mio nome.
Eroe.
Il Gigante.
Il Re. Eccomi qui.

Guarda. Ho un altro rullino,
questo è tutto lo zoo. Capito?
Cos’altro vuoi di più?
Cos’altro?

traduzione Ilaria Rigoli

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Anno 6, Numero 26
December 2009

 

 

 

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