Versione Originale | Nota biografica | Versione lettura |
A dodici anni appresi la caduta
visioni di peccato originale
da incubi di sciami posseduta
sottili labbra e bocche, sto già male
ragazze intorno masticano mele
attorniano volgari me, perduta
braccata senza tregua
mi vedo scivolare
su umido fangoso e sembro Eva
mi fanno un’eroina
che mima i suoi cliché
abusano ronzanti nicotina
e aspergono di nettare
di baci à la français
Ti odio scuola e ancor più sento l’onta
dell’indecente e lurida mia resa
e gialla e nera era la vergogna
mia madre la indossava ben distesa
nell’alveare di un paterno luogo
sostava lì quel fuco che mi ha presa
lei dolcemente disse “Vieni qua”
dall’auto che era stata di papà
usando seduzione sopraffina
ronzò su me la sua pubblicità
rumore di motore, mi voltai
punta sul vivo, ecco, me ne andai
Riscritta in italiano da Serena Todesco