Nota biografica | Versione lettura |
Siamo tristi, annientati. Perché mentre lavoravamo a questo numero abbiamo perso un valido compagno di viaggio, Francesco Argento, del comitato editoriale, che è mancato il 29 settembre 2003. Non solo noi ma tutto il mondo dell'immigrazione e dell'associazionismo è rimasto senza uno dei suoi pilastri. Marito e padre, insegnante, uomo generoso, spendeva tempo ed energie in iniziative sociali, culturali, politiche, nella sua Ferrara e altrove. L'avventura di El-Ghibli lo aveva entusiasmato e vi si era buttato senza esitazione. Questo numero porta la sua firma, in quanto Francesco ha fatto in tempo a partecipare alla programmazione. La rivista El-Ghibli ringrazia di cuore l'amico insostituibile, per le forze spese nella costruzione di una società giusta e aperta a tutti. Francesco resta con noi. La sua bella testa scapigliata continuerà a tenerci compagnia nella pagina Chi siamo, dove riportiamo un suo pensiero. Leggete accanto alla sua foto: le sue parole racchiudono l'intento, il cuore di Francesco. Parole che noi terremo come monito. Alla moglie Valeria e alle figlie Alice e Veronica, alla sua città, a tutti i suoi amici e studenti va il nostro affetto.
Stiamo ricevendo moltissimo materiale (racconti, poesie, saggi, recensioni) e il numero di visitatori cresce. Grazie. Questa fiducia nel nostro lavoro ci gratifica e ci impone di migliorare. Tant'è vero che già da questo numero altri membri si sono aggiunti al comitato editoriale; l'altra novità è un supplemento dal titolo: "Incontro con l'autore" in cui di volta in volta presenteremo a tutto tondo una scrittrice o uno scrittore con un'intervista, la bibliografia, i riassunti delle opere, recensioni critiche e notizie varie. Per analizzare, far conoscere, documentare e, soprattutto, stimolare alla lettura. "Apriamo" con Erminia Dell'Oro, scrittrice eritrea di origine italiana, che abbiamo scelto per l'importanza, la profondità e la maturità dei suoi romanzi. Ma anche perché, da "africana bianca", non ha esitato, attraverso la letteratura, a celebrare l'Africa, la sua cultura, le sue genti.
Se le cose stanno andando bene è senz'altro merito della curiosità dei navigatori che cliccano sulle nostre pagine, ma anche del grandissimo lavoro di tutti quelli che collaborano alla rivista: giornalisti, accademici, critici, insegnanti, giovani, appassionati lettori ... che ringraziamo.